Sfollati contro Comune e Regione Superata la paura vogliono i soldi

Già pronte le prime richieste di indennizzo di chi ha perso tutto. Ancora chiusa la Regina a Laglio

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di Paola Pioppi

Anche ieri i lavorI per la rimozione dei detriti e del fango trascinati dai cedimenti, hanno fatto grossi passi avanti in tutta la zona colpita dal maltempo, tra cui Laglio, dove i vigili del fuoco, aiutati da mezzi speciali arrivati da Milano e da Brescia, hanno rimosso circa 300 metri cubi di massi e legname che si erano accumulati a ridosso di una casa, raggiunta martedì da una delle frane più importanti, e ricoperta da 5000 metri cubi di detriti. La donna che si trovava all’interno, era stata messa in salvo dopo essersi rifugiata sul tetto. Ma ora la proprietaria ha dato mandato a un legale, l’avvocato comasco Pierpaolo Livio, per procedere con una richiesta risarcitoria contro gli enti ritenuti preposti a garantire la sicurezza. La lettera, inviata ieri a una lista di indirizzi che parte dal Comune, passa dalla Regione e arriva fino al Consiglio dei Ministri, chiede il risarcimento di tutti i danni patiti, con tanto di valutazione svolta da un geometra appositamente incaricato, a cui si aggiunge il danno morale per il pericolo a cui è andata incontro la donna e per la perdita di tutti i beni all’interno dell’abitazione.

Secondo il legale, "la giurisprudenza è concorde nel ritenere che in caso di alluvione, al danneggiato spetti solo la prova del danno", mentre l’ente, o gli enti, "sono tenuti a provare di avere fatto tutto il possibile per scongiurare l’evento". La competenza giurisdizionale è sia ordinaria che del Tribunale delle Acque: in particolare, i sospetti cadrebbero sulle condizioni del torrente Cardella. "L’intenzione – prosegue il legale - è quella di procedere con un accertamento tecnico preventivo per precorrere i tempi e accertare le responsabilità". Intanto la situazione viabilistica sta tornando alla normalità: è stata riaperta la statale Regina a Valsolda, mentre è rimasta chiusa all’altezza di Colonno fino a ieri sera. Ancora chiusa la vecchia Regina all’altezza di Laglio. Inoltre, a causa della quantità di detriti che ricopre il lago, la Navigazione ha sospeso i servizi dai pontili di Como.