Ponte Chiasso, controlli in dogana: sequestrati 13mila giubbotti contraffatti/ VIDEO

Nel mirino delle Fiamme Gialle, un autoarticolato proveniente dall'Ungheria e diretto a Napoli

La dogana di Ponte Chiasso

La dogana di Ponte Chiasso

Como, 17 ottobre 2018 - Maxi sequestro di merce contraffatta sul confine tra l'Italia e la Svizzera. La Guardia di Finanza di Ponte Chiasso, in collaborazione con i funzionari doganali, nel corso dei quotidiani controlli al valico Commerciale in ingresso nel territorio italiano, hanno scoperto un consistente carico di giubbotti contraffatti che presentavano caratteristiche riconducibili a quelli dei noti marchi “Napapijri” e “Blauer”, che stavano per essere immessi sul mercato.

L’attività di servizio è stata avviata selezionando un autoarticolato proveniente dall’Ungheria e diretto a Napoli tra gli oltre 3.000 che quotidianamente varcano il confine. Considerata la tipologia di merce, la provenienza della stessa e valutati i profili di rischio in materia di contraffazione, le fiamme gialle hanno deciso di procedere ad un controllo sommario del carico. All’interno dell’autoarticolato sono stati rinvenuti 317 cartoni per un totale di 12.970 capi di abbigliamento di cui 12.130 pezzi riconducibili al marchio “Napapijri” e 840 pezzi che presentavano caratteristiche in termini di disegno, forma e colore, similari a quelle del marchio “Blauer”.

Immediatamente sono stati contattati i periti dei rispettivi marchi che hanno confermato i sospetti dei militari. L’ingente carico è stato così sottoposto a sequestro ai sensi degli artt. 473 C.P. (Contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni), 474 C.P. (Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi) e 517 C.P. (Vendita di prodotti industriali con segni mendaci), per un valore di mercato di circa 1.200.000 euro. La merce sarebbe stata immessa in libera vendita traendo in inganno il consumatore. La non corrispondenza tra la merce dichiarata e quella effettivamente riscontrata ha inoltre comportato il contestuale sequestro amministrativo finalizzato alla confisca per contrabbando e la denuncia dell’autista ucraino alla Procura della Repubblica di Como.