La scuola Santa Maria Assunta
Villa Guardia (Como), 23 marzo 2019 - Tempo di Quaresima, tempo di rinuncia. Un concetto che specialmente tra bambini e ragazzi spesso si fatica a capire e far capire. Ecco allora che all’istituto Santa Maria Assunta – storica scuola paritaria di Villa Guardia con più di 300 iscritti dalla materna alle medie – hanno pensato di passare dalle parole ai fatti. Due volte alla settimana per i ragazzi della scuola media e il venerdì per i bambini delle elementari, si può scegliere di rinunciare alla propria merenda “gustosa” - il panino ripieno o lo snack che le mamme mettono negli zaini – e donare 1 euro (50 centesimi a volta per le medie) per finanziare un progetto di solidarietà. Gli alunni comunque non rimarranno a digiuno.
In cambio avranno un panino vuoto o una mela forniti dalla scuola. Una merenda che all’Isma hanno voluto chiamare “sobria”. L’adesione è stata molta alta per questa iniziativa. Bambini e ragazzi – questa è la cosa più importante – la stanno vivendo nella maniera giusta e c’è anche chi invita il compagno che non ha rinunciato a farlo anche lui la prossima volta. «In una scuola come la nostra – spiega Ilaria Collina, preside dell’Isma - di ispirazione cattolica e storicamente gestita dai Padri Somaschi è naturale che durante la Quaresima si parli del significato di questo momento. Come diceva Confucio però se ascolto dimentico, se vedo ricordo e se faccio imparo. Ecco che allora – prosegue Ilaria Collina – abbiamo pensato che un’esperienza diretta come quella della merenda sobria potesse aiutare i nostri ragazzi a capire meglio il significato di rinuncia, che poi è quello della Quaresima. Riteniamo esperienze come queste molto importanti dal punto di vista formativo ed educativo».
L'iniziativa è partita la scorsa settimana e andrà avanti fino al venerdì prima della domenica delle palme. Che cosa stanno finanziando gli studenti dell’Isma di Villa Guardia con la loro merenda sobria? Quest’anno la somma raccolta sarà destinata alla casa degli orfani gestita sempre dai Padri Somaschi ad Haiti. C’è bisogno di costruire una protezione esterna dagli attacchi dei serpenti.