San Silvestro centro blindato per lo stop ai botti

Una decina di pattuglie ha girato fino alle ore piccole sul lungolago. Sequestrate 300 lanterne cinesi

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In centro a Como, è stato certamente il Capodanno più tranquillo e spopolato degli ultimi anni. Poche persone in giro a piedi per la città, rarissimi locali aperti, qualche fuggi fuggi di venditori ambulanti di botti e lanterne cinesi, il cui uso era vietato dall’ordinanza comunale. Il servizio di ordine pubblico coordinato dalla Questura, di cui facevano parte anche carabinieri e agenti di polizia locale, ha presidiato per tutta la serata la città murata, il Tempio Voltiano e i giardini a lago, fino alla Diga Foranea. Sono stati controllati tre locali pubblici che avevano tenuto aperto, con poca clientela e tutte le normative rispettate. Di tanto in tanto si è sentito qualche botto più forte, forse esploso dai balconi delle abitazioni più che dai passanti. Gruppi di ragazzi giovani avevano petardi e qualche ordigno di normale vendita: la polizia, man mano che li incrociava, li invitava a non esploderli, facendo presente il divieto. Ma di fatto, la pochissima presenza di persone in giro per Como, hanno reso i festeggiamenti molto fluidi e silenziosi. Anche sulla Diga Foranea, c’era solo qualche famiglia o qualche coppia a passeggio, nulla di più. Sono stati sequestrate circa 300 lanterne cinesi abbandonate da venditori ambulanti fuggiti alla vita delle pattuglie: solo in centro, giravano una decina di pattuglie.

Ma verso le 3, la città era deserta e piombata nel silenzio, come una qualunque serata infrasettimanale invernale. Dilagare dei contagi, moltiplicazione delle persone in quarantena nelle ultime ore, annullamento dei festeggiamenti in piazza e ordinanze di divieto di accensione fuochi, hanno così annientato e costretto al silenzio il Capodanno lariano, dove le poche persone in circolazione, di ogni età, hanno dimostrato senso di collaborazione con le forze di polizia. Pa.Pi.