PAOLA PIOPPI
Cronaca

Ventenne grave a Tremezzina: si indaga su un salto

Trovato in condizioni drammatiche durante una festa nella quale provava un percorso di parkour

Un atleta della disciplina acrobatica conosciuta come parkour

Tremezzina (Como), 6 gennaio 2021 - Un gioco "stupido" lo hanno definito, quando la polizia ha ascoltato tutti i ragazzi che erano alla festa. Sconvolti da quello che era accaduto al loro amico, M. K., ventenne di Tremezzina. Trovato in condizioni drammatiche la sera del 19 dicembre, steso sull’asfalto nel cortile della palazzina in cui vivono alcune amiche, con cui si erano trovati mangiando una pizza. Un gruppo di coetanei che, a tarda notte, aveva iniziato a fare una sorta di percorso parkour: un salto che dal davanzale della finestra al primo piano, li proiettava su un muretto di recinzione, e da lì verso la rampa di scale, per ricominciare da capo. Finché uno di loro ha scorto nel buio le gambe di Melis steso a terra, incosciente. Non rispondeva. Hanno temuto il peggio, si sono spaventati e hanno gridato chiamandosi tutti a raccolta, telefonato ai soccorsi e avvisato subito i genitori. Al pronto soccorso del Sant’Anna, il ragazzo è arrivato in condizioni molto gravi, con una emorragia e una serie di fratture, che ancora oggi impediscono ai medici di sciogliere la prognosi.

Fin da subito la polizia ha sentito gli amici che erano con lui, identificato il folto gruppo di ragazzi che si era riunito quella sera, ricostruito cosa stavano facendo, chi ha partecipato, come e da chi è stato trovato Melis, giungendo alla conclusione che si fosse trattato di un incidente. Ma l’esposto giunto dai genitori del ventenne, impone ora di approfondire le indagini: alla Procura, chiedono di verificare come sia avvenuta esattamente la caduta, e se Melis fossa da solo quando si è lanciato, finendo a terra. Vogliono insomma capire, se l’imprudenza e la sfortuna sono state esclusivamente del loro ragazzo, o se qualcun altro era assieme a lui in quei pochi istanti. Aspetto sui quali il sostituto procuratore di Com Massimo Astori, a cui è affidata l’indagine, ha già disposto accertamenti. "Il parkour – spiega Federico Barbieri, antropologo autore di un libro su questo sport estremo – è una disciplina metodica, come le arti marziali o la meditazione, che deve essere svolta in un ambiente sicuro, sotto la guida di istruttori. Ci sono regole molto ferree, e non deve mai essere praticato per esibizionismo, o in modo forzato e in situazioni improvvisate. Gli incidenti, sono sempre determinati da mancanza di preparazione".