Ricostruzione dell’Ucraina Ceresio blindato per il summit

Quaranta delegazioni a Lugano per il vertice in programma il 4 e 5 luglio. Intanto si fanno le prove di chiusura dello spazio aereo con caccia e droni

Migration

di Roberto Canali

È blindata da ieri la città di Lugano che si prepara a ospitare un summit internazionale in cui si affronterà, per la prima volta dallo scoppio della guerra, il tema della ricostruzione dell’Ucraina, Al vertice in programma il 4 e il 5 luglio parteciperanno le delegazioni di oltre 40 Paesi e una ventina di organizzazioni internazionali. Oltre all’Unione Europea saranno presenti anche rappresentanti dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) e della Banca Centrale Europea. Ci saranno anche molti primi ministri e ministri degli esteri, oltre naturalmente a ministri ucraini. Il presidente Volodymyr Zelenskyy si collegherà in video mentre ha confermato la sua presenza il primo ministro Denys Shmyhal. Per proteggere Capi di Stato, primi ministri e delegati che parteciperanno al summit, oltre un centinaio di persone ai quali vanno aggiunti i componenti delle delegazioni ufficiali, è stato messo a punto un programma di sicurezza imponente che prevede il divieto di sorvolare la città di Lugano e tutt’area circostante dal confine con l’Italia, da Como a Varese, fino a Bellinzona. Ieri mattina sul lago i caccia Fa-18 Hornet dell’aviazione elvetica hanno effettuato dei sorvoli a bassa quota per effettuare delle prove di interdizione, ma il cielo viene sorvegliato anche attraverso l’uso di droni. A garantire i controlli a terra saranno 1.600 soldati arrivati da tutta la Svizzera e un imponente apparato di sicurezza che coinvolgerà anche la Polizia cantonale, le squadre speciali e le forze di sicurezza che accompagneranno le varie delegazioni. Il dispositivo avrà delle zone rosse in cui sarà vietato l’ingresso a chi non è accreditato mentre nelle zone blu ci sarà una presenza maggiore di forze di polizia e saranno possibili dei controlli. Nel golfo di Lugano sarà attuato un divieto di navigazione nel raggio di 300 metri. La zona rossa è il Parco Ciani e la zona limitrofa a Palazzo dei Congressi. Durante lo svolgimento della manifestazione e in alcune fasce orarie particolari, la circolazione stradale verso il centro città subirà modifiche. Lo spazio aereo dell’intero Canton Ticino sarà chiuso a partire da domenica a mezzogiorno fino alla mezzanotte di mercoledì 6 luglio per un raggio di 15 chilometri dal centro di Lugano. Questo significa che nella no-fly zone è compreso anche parte del territorio italiano. La misura riguarda "tutti gli aeromobili senza occupanti con un peso fino a 30 chilogrammi (droni o minidroni)", in pratica nessun velivolo potrà volare sotto i 5’950 metri di altitudine.