Como, i 25 anni di Radio Mater. Don Mario Galbiati: "Via da Radio Maria come un temporale"

Il sacerdote ricorda ancora con voce tremante la cacciata: "Sono rinato fondando la nuova emittente"

Don Mario Galbiati

Don Mario Galbiati

Como, 12 febbraio 2019 - Fa sempre più fatica a camminare e i suoi occhi ci vedono sempre meno; solo la voce è rimasta sempre quella, chiara e appassionata come la prima volta che ha pronunciato il saluto ai fedeli dal microfono montato nella canonica di Arcellasco, a Erba in provincia di Como, con l’antenna montata sul tetto che riusciva a raggiungere a malapena i confini della città.

Correva l’anno 1982 e da allora la voce di don Mario Galbiati ne ha fatta di strada: il parroco di Arcellasco è diventato un po’ il parroco del mondo attraverso le sue due creature, Radio Maria prima e adesso Radio Mater, la più giovane delle due, anche lei diventata una bella signorina di 25 anni, naturalmente devota alla Vergine, anzi, «alla mamma» come ama ripetere il don.

«Sono un parroco di campagna ordinato il 28 giugno del 1953 dal beato cardinale Ildefonso Schuster – sorride – Alla radio ci sono arrivato solo perché mi serviva per raggiungere i malati e gli anziani che non potevano uscire di casa e venire in parrocchia per gli esercizi spirituali. Da allora non mi sono più fermato, ma non avrei potuto fare nulla senza l’aiuto della Mamma celeste e di tante persone che mi hanno voluto dare una mano».

Certo non sono mancati i momenti difficili, come nel settembre del 1991 quando don Mario venne escluso da Radio Maria, l’emittente che aveva fondato e che dall’inizio degli anni ’90, grazie a più di 800 tralicci, raggiungeva tutte le regioni italiane. Meglio della Rai e di qualsiasi altra emittente privata, grazie all’aiuto della Vergine, alle offerte di decine di migliaia di devoti ascoltatori e al decreto Mammì.

«Un temporale umano che mi ha molto provato – ricorda don Mario e nell’evocare la sua “cacciata”, e la voce gli trema ancora – ma quando il cardinale Dionigi Tettamanzi, allora segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, mi chiamò a Roma per chiedermi di fondare una nuova radio per diffondere la fede tra le famiglie, non ho esitato un istante».

Così in pochi mesi è nata Radio Mater, autorizzata l’11 febbraio del 1994 dall’allora Ministero delle Poste e Telecomunicazioni, nel giorno in cui la Chiesa ricorda la prima apparizione della Madonna a Lourdes. «Ho detto ai miei collaboratori che non poteva essere una coincidenza – prosegue – La mamma ci stava incoraggiando». Da allora Radio Mater è cresciuta abbracciando prima tutta Italia e poi l’Europa, negli ultimi anno compiendo il grande balzo verso Africa, America, Asia e Australia grazie al web. A mandarla avanti insieme a don Mario, che a 89 anni festeggiati lo scorso 6 febbraio continua celebrare le messe e le veglie per ore in diretta, ci sono 250 volontari che si alternano ai microfoni, curano il sito web e rispondono ai fedeli che chiamano e scrivono da tutto il mondo.

«Tutti i volontari fanno parte del progetto radiofonico di Maria: sono un dono della Mamma – conclude don Mario - È Lei che ha parlato al loro cuore. È Lei che li sospinge a sacrificarsi alla missione chiesta da Gesù agli Apostoli: “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo della salvezza”.  Domenica 24 febbraio tra di loro ci sarà anche l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, che verrà ad Albavilla nella sede di Radio Mater per celebrare la messa e recitare il rosario nella piccola cappella, che è anche un modernissimo studio radiofonico. Miracolo di fede e potere dell’etere.