Como, guerra ai cravattari Provincia e Regione alleati contro l’usura

Firmato il protocollo a difesa di imprese e cittadini

Usura (foto di repertorio)

Usura (foto di repertorio)

Como - Un protocollo contro i cravattari e per aiutare chi è in difficoltà economica e rischia di finire nelle loro mani. Il protocollo prevede tra il resto la messa al bando delle pubblicità ingannevoli sulla cessione del quinto o di parte dello stipendio in cambio di prestiti immediati, che poi però si rivelano una sorta di «ergastolo finanziario» perché i finanziamenti diventano eterni a causa degli interessi stratosferici. Lo hanno firmato il prefetto di Como Andrea Polichetti, l’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato, il presidente della Provincia Fiorenzo Bongiasca,  il sindaco di Como Alessandro Rapinese in uno dei suoi primi atti ufficiali con i colleghi di Cantù, Mariano Comense ed Erba, i vertici della Camera di commercio di Como e Lecco e i rappresentanti degli istituti di credito del territorio, oltre che i rappresentanti delle diversi organizzazioni di categoria. L’alleanza, che può essere allargata, prevede pure l’istituzione dell’Osservatorio provinciale sul fenomeno dell’usura, in un territorio colonizzato dagli esponenti della criminalità organizzata.

«Questo documento impegna ciascuno di noi a divulgare e promuovere tutti quegli strumenti disponibili per contrastare e prevenire il fenomeno criminale dell’usura, che purtroppo, come i casi di cronaca ci ricordano, è presente anche sul nostro territorio – spiega il presidente della Provincia -. In questo particolare e difficilissimo periodo, poi, può essere molto facile per tutti, imprenditori e famiglie, finire nelle maglie degli usurai. Bisogna agire in sinergia, tutti insieme, per conseguire un obiettivo comune, in questo caso misure importanti e interventi che vanno ad agevolare chi si trova in difficoltà. «Con la sottoscrizione del protocollo viene portata al massimo livello la valenza sociale della legislazione antiusura, impedendo alla criminalità economica di permeare il libero fluire del mercato dei beni e dei servizi per le imprese e le famiglie», commenta il prefetto.