Chiasso, luci rosse per richiamare gli italiani: ecco una nuova casa d'appuntamenti

A due passi dalla dogana via libera ad un bordello a sei piani

Luci rosse in Svizzera

Luci rosse in Svizzera

Como, 4 maggio 2019 - E' finito il tempo della benzina, lo zucchero e la cioccolata. Oggi gli italiani che varcano il confine sono a caccia di trasgressione e a Chiasso sanno come soddisfare i loro desideri. Fino a qualche anno fa il business era la canapa, ma per chi arrivava dal Bel Paese dove la proibizione era assoluta era già una rivoluzione. Lo sanno bene i negozianti che hanno fatto affari d’oro vendendo ai nostri connazionali “deodoranti da armadio” utilizzati per ogni cosa tranne per profumare i vestiti. Adesso che il business è legale (almeno per la canapa light) anche in Italia in Svizzera hanno deciso di andare oltre, anzi di puntare ad un grande classico che da queste parti non è mai passato di moda: il mercato della prostituzione e i bordelli in particolare, che qui sono perfettamente legali.

A Chiasso ne hanno appena autorizzato uno di lusso a due passi dal confine, proprio dietro la dogana commerciale, sorgerà al posto di un edificio che fino a un paio di anni fa ospitava la sede di un centro che praticava l’eutanasia. L’imprenditore Massimo Marchetti, magnate dell’offerta a luci rosse del Canton Ticino, ha deciso di non badare a spese, investirà quasi 3 milioni e mezzo di euro per costruire un palazzo di 6 piani con annessa SPA e parcheggio sotterraneo, per garantire la privacy assoluta dei clienti. All’interno della struttura ci saranno quattordici stanze con doccia e ogni confort, una SPA, un’area ristoro dove si potrà pranzare e cenare mentre un’intero piano sarà dedicato al soggiorno e alla residenza delle operatrici. Tutto dovrebbe essere pronto entro l’autunno del 2020 e c’è da scommettere che anche grazie agli italiani funzionerà a pieno ritmo: la stima è di almeno una settantina di clienti al giorno durante la settimana che saliranno a 120 il sabato e 80 la domenica.

Nell'arco di poche centinaia di metri si tratta della terza casa d’appuntamenti autorizzata dal municipio di Chiasso che aveva anche pensato di trasformare in quartiere a luci rosse l’area a ridosso del confine, salvo poi fare marcia indietro quando i residenti hanno minacciato di costituirsi in comitato. Non saranno solo i clienti italiani a fare la fila, secondo l’ultimo rapporto della polizia cantonale tre prostitute su dieci che esercitano in Canton Ticino sono connazionali. In tutto se ne stimano in attività 320, molte di loro esercitano in bordelli, le altre negli appartamenti. In Svizzera si tratta di un lavoro come un altro, basta denunciare l’attività, sottoporsi ai controlli e naturalmente pagare le tasse.