Mariano Comense, giù dal tetto per il parkour: "Il fratello doveva lasciarlo a casa"

Ancora gravissimo il sedicenne. Un amico: era inesperto, non doveva portarlo

Un giovane fa parkour (foto repertorio)

Un giovane fa parkour (foto repertorio)

Mariano Comense (Como), 31 marzo 2019 - Condizioni stazionarie e gravissime. Il sedicenne di Mariano Comense caduto dal tetto di un capannone industriale venerdì pomeriggio rimane ricoverato in Rianimazione all’ospedale Sant’Anna, sotto stretta osservazione, in attesa di poter fare i primi interventi di stabilizzazione. Al momento la situazione continua a essere preoccupante, tale da non poter fare nessuna valutazione di quali possano essere le prospettive per il ragazzo, arrivato al pronto soccorso con un politrauma particolarmente critico: lesioni alla testa, al torace, agli arti. L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio, poco dopo le 14, quando il sedicenne è salito sulla sommità del capannone di un mobilificio in via Sant’Ambrogio, zona produttiva di Mariano, all’interno del quale gli operai erano al lavoro.

Nessuno si è accorto di quel piccolo gruppo di ragazzi – oltre al ferito, il fratello di un paio d’anni più grande e un amico – che si è arrampicato per fare parkour, acrobazie seguendo un percorso tra ostacoli, spesso molto pericoloso anche per gli adulti. A maggior ragione per un ragazzino che, come ha detto l’amico che era con lui, «non era pronto per fare una cosa del genere sui tetti. Io e suo fratello facciamo parkour da sette anni, ma lui no. Non avrebbe dovuto portarlo con noi». A cedere sotto i piedi, è stata una delle lastre di copertura della struttura industriale. Chi era al lavoro all’interno del mobilificio si è accorto solo in quell’istante del ragazzo precipitato, finito a terra dopo un volo di otto metri. I carabinieri di Mariano hanno svolto sopralluoghi e ricostruito l’accaduto. Ma la Procura di Como al momento non ha aperto un fascicolo, in assenza di qualunque profilo di reato o di responsabilità di terze persone in ciò che è avvenuto.