Posti in bilico alla Henkel: si bussa a Roma al ministero

Elena Lattuada della Cgil: "Chiediamo che ci sia un intervento esplicito e diretto di tutte le istituzioni"

Migration

 

Nuovo sciopero alla Henkel dove i lavoratori hanno manifestato di fronte ai cancelli dell’azienda per opporsi alla chiusura, annunciata dalla direzione della multinazionale, entro la fine di giugno. "Chiediamo che ci sia un intervento esplicito e diretto di tutte le istituzioni a favore dell’occupazione – ha spiega Elena Lattuada, segretario generale di Cgil Lombardia che ieri è intervenuta a Lomazzo per esprimere la sua solidarietà ai lavoratori - Non c’è solo il settore Chimico che è particolarmente colpito, ma anche tutto l’indotto. È chiaro che l’impegno del Governo significa salvaguardare questo sito, un incontro è stato già fatto con la Regione adesso ci aspettiamo l’intervento del Governo attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico". Ai sindacati e ai lavoratori non è andato giù il modo in cui la decisione è stata presa dal quartier generale di Dusseldorf, dopo che per tutto il 2020 e anche in piena pandemia nell’impianto di Lomazzo si è lavorato a pieno ritmo, senza neppure un’ora di cassa integrazione e addirittura chiedendo gli straordinari. "Dobbiamo chiedere la solidarietà del sindacato europeo, ancora una volta ci troviamo di fronte a una multinazionale che decide di fare quello che vuole – conclude la numero uno della Cgil Lombarda - Questo è inaccettabile e non si può decidere di chiudere sulla base di una valutazione fatta sulla base di una cartina geografica".