Como, sarà la musica a salvare il Politeama

Dopo anni di abbandono c'è una speranza per il vecchio cinema nel centro di Como

Il Politeama

Il Politeama

Como, 25 aprile 2018 - Quattro milioni di euro per sistemarlo, seicento studenti che non vedono l’ora di farci lezione e provare l’ebbrezza di esibirsi su un vero palcoscenico, i soliti inghippi procedurali da superare che a Como non sono di certo una novità. Dopo anni di abbandono c’è finalmente una speranza concreta per il Politeama, che potrebbe finire in comodato gratuito al Conservatorio Giuseppe Verdi in cambio di una dote di alcuni milioni di euro, da raccogliere tra sponsor pubblici e privati, per la sua sistemazione. «In un paio d’anni di lavori dovremo farcela – spiega il presidente del conservatorio, Enzo Fiano - non ne faremo una reggia, ma uno spazio funzionale per i nostri studenti. Ci servono spazi perché in via Cadorna non ci stiamo più. Vogliamo spostarvi molte lezioni, in modo che i ragazzi studino confrontandosi con il nemico numero uno per chi fa il musicista: il palcoscenico. Vogliamo farne un punto di riferimento per la città, non solo per produzioni musicali, al Politeama potremmo ospitare anche eventi culturali e mostre».

L’idea è quella di attivare all’interno dell’ex-cinema nuovi corsi in grado di richiamare studenti non solo dal resto d’Italia, ma anche dagli altri conservatori europei e dalla Cina. «Abbiamo in mente un politeatro – prosegue il presidente - Como sta diventando uno dei primissimi conservatori d’Italia, purtroppo oggi siamo obbligati a rifiutare studenti perché non ci sono spazi a disposizione». Il cineteatro di suo può contare su un’ottima acustica. «Non vogliamo sovrapporci ad attività del Teatro Sociale, noi ci occupiamo anzitutto di didattica – precisa il maestro Carlo Balzaretti - L’idea è presentare la musica in maniera giovane, in modo diverso: ad esempio pensiamo a un biennio di sound design. Stiamo già presentando dei progetti al Ministero che prevedono l’utilizzo del teatro in senso lato, grazie ai contatti con la Cina pensiamo di ospitare anche produzioni straniere». 

Entusiasta il sindaco Mario Landriscina, che chiede alla città un «segnale forte perché questa può essere la soluzione giusta per salvare il Politeama». Di sicuro non sarà una strada semplice: la società Politeama Srl è in liquidazione dopo tre anni senza utili e sebbene il Comune detenga l’81% delle quote, da soddisfare ci sono anche le richieste dei privati. Per questo Alessandro Rapinese ha invitato il sindaco a mettere in campo al più presto una strategia concreta, per evitare che il sogno di salvare il Politeama non si trasformi nell’ennesima illusione.