Como, il piroscafo Patria dimenticato di fronte a Villa Olmo

E' fermo al palo da anni nonostante due imprenditori si siano impegnati a farne un hotel di lusso galleggiante

Lo storico piroscafo Patria ormeggiato davanti a Villa Olmo

Lo storico piroscafo Patria ormeggiato davanti a Villa Olmo

Como - ​Nonostante il via libera della Soprintendenza, è ferma al palo da oltre due anni la ristrutturazione del piroscafo Patria, che necessita di interventi consistenti per tornare a navigare. Salvato dalla demolizione a metà degli anni ’90 grazie all’impegno della Famiglia Comasca e del suo presidente Piercesare Bordoli , che promosse una raccolta firme, il piroscafo è di proprietà della Provincia. Ormai due anni fa è arrivato il via libera della Soprintendenza alla possibilità di concedere in uso l’imbarcazione alla Como Lake Steamship Company di Giorgio Porta ed Enrico Guggiari, presidente e vicepresidente dell’Aeroclub Como. I due imprenditori si sono impegnati a rimetterlo a nuovo per trasformarlo in un albergo di lusso viaggiante. Finora però non si sono fatti passi avanti e la storica imbarcazione varata nel lontano 1926 insieme alla gemella Concordia rischia di andare di nuovo in malora, ormeggiata o forse sarebbe meglio dire dimenticata di fronte a Villa Olmo.

«Non capisco perché il Patria non venga valorizzato come si merita – spiega Laura Bordoli, che non ha dimenticato la battaglia compiuta dal padre per salvare il gigante del Lario lungo 54 metri, pesante 276 tonnellate, in grado di trasportare 900 passeggeri – Questo piroscafo è un pezzo di storia del nostro lago e i turisti, specie quelli stranieri, farebbero la fila per salire a bordo per una crociera o una vacanza. In Svizzera i battelli storici rappresentano una risorsa importante per il turismo sui laghi, qui invece sembra che nessuno sia in grado di valorizzare i nostri beni".