Como, il desiderio della prof si avvera: per un giorno è tornata in cattedra

La favola di Giulia Galfetti, che dopo aver insegnato latino e greco per 31 anni, ha potuto tenere un’ultima lezione al liceo classico “Volta”

prof Galfetti

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Como, 21 dicembre 2019 - Ci sono regali che cambiano la vita e lezioni che non si scordano. Raramente le due cose capitano insieme, ma a Natale tutto è possibile e ieri mattina al liceo classico Alessandro Volta di Como a insegnare ai ragazzi di seconda si è presentata una prof davvero speciale. Si tratta di nonna Giulia Galfetti, che al liceo Volta ha insegnato lettere, latino e greco ininterrottamente dal 1969 al 2000 e poi se n’è andata in pensione. Ma quegli anni così belli trascorsi in cattedra non li ha dimenticati e se li porta nel cuore. Così quando alla Fondazione Ca’ d’Industria, la casa di riposo dove vive dal 2016, le hanno chiesto di esprimere un desiderio per Natale, ha scelto: «Voglio tornare a insegnare almeno per un’ultima lezione».

A trasformare in realtà il desiderio ci hanno pensato l’educatrice Grazia Crea e la direttrice Marina Bianchi, grazie all’associazione «Un Sorriso in più» che da un paio di anni ha creato un sito, «Nipoti di Babbo Natale» dove ognuno può realizzare il sogno di un anziano che vive in casa di riposo. In questo caso ad esaudire il desiderio è stata la giovane “nipote di Babbo Natale” Maria Ceriani, che ha contattato il liceo dove in tanti si ricordavano ancora della prof Galfetti. E ieri mattina il gran giorno è arrivato: l’insegnante si è presentata in classe alle 9 e per quasi due ore ha parlato della virtù dell’accoglienza nelle società greca e romana.

Anche senza la minaccia di un brutto voto non è volata una mosca e i telefonini hanno fatto silenzio. Addirittura ai ragazzi è scappata una lacrimuccia quando, citando l’Eneide, Giulia Galfetti ha ricordato la fuga da Troia di Enea con il padre Anchise sulle spalle e il figlioletto Ascanio per mano. «I ragazzi sono stati molto educati, spero di non averli annoiati – ha concluso nonna Giulia – Li aspetto a Pasqua in casa di riposo da me». Ogni promessa è debito e la favola di Natale è servita.