Como, patenti comprate: l'indagine si allarga ad altre autoscuole

Dagli interrogatori emerge un sistema più vasto

Gli arresti

Gli arresti

Como, 2 giugno 2017 - Conferme dagli autotrasportatori e primi interrogatori degli arrestati nell’indagine sul falso e corruzione, per gli esami e i corsi per permessi di guida speciali, che ha travolto tre autoscuole comasche e portato in carcere il direttore della Motorizzazione di Como, Antonio Pisoni. Sviluppi che si stanno muovendo nella direzione di un ampliamento delle indagini, con il possibile coinvolgimento di altre autoscuole, e che porterebbero ad aggravare alcune posizioni. Il sostituto procuratore Massimo Astori, titolare dell’indagine sviluppata dalla polizia stradale di Como, ha interrogato per sei ore al Bassone Roberta Bernasconi 52 anni e per altre quattro Nicolò Catelli, 27 anni, entrambi dell’agenzia Catelli di Uggiate Trevano. Hanno risposto alle domande del magistrato, relativamente agli elementi già contenuti nell’ordinanza di custodia cautelare eseguita la corsa settimana. Nel frattempo, la convocazione degli autotrasportatori che hanno beneficiato delle agevolazioni per ottenere i permessi di guida speciali, senza sostenere corsi ed esami, sono stati man mano convocati.

Si parla di decine di persone, che in alcuni casi pagavano cifre fortemente maggiorate, anche fino a mille euro, per evitare di sostenere i corsi che abilitano al trasporto di merci e persone, ma quando l’abilitazione riguardava il trasporto di merci pericolose, si aggiungeva l’esame sostenuto alla Motorizzazione, nel quale sarebbe intervenuto direttamente Pisoni per completare le tracce. Da questi stessi autotrasportatori, starebbero emergendo le conferme delle tangenti, pagate per ottenere i permessi aggirando le normative e gli obblighi di formazione.

A pochi giorni dagli arresti, pare quindi che si stia estendendo il quadro della corruzione, sia nelle modalità che nel periodo temporale. Nel frattempo il magistrato ha inviato a Roma la documentazione necessaria a valutare la posizione di Pisoni – che nel frattempo si è autosospeso - nell’ambito dell’indagine aperta internamente alla Motorizzazione. Ieri sono stati fatti altri sequestri di materiale all’interno degli uffici comaschi della stessa Motorizzazione.