Lago di Como, paratie pronte. Dopo 32 anni

Ennesimo progetto anti esondazioni, i lavori ripartiranno nell’estate 2019

Il rendering del progetto di paratie per il lago di Como

Il rendering del progetto di paratie per il lago di Como

Como, 9 ottobre 2018 - Il nuovo lungolago di Como, con le paratie anti esondazione, costerà 15 milioni di euro (oltre ai quasi 11 spesi negli anni) e sarà pronto nella primavera 2022. Trentadue anni dopo la prima idea di innalzare un “muro” contro l’acqua.

Il progetto è stato presentato ieri al Pirellino di Como, alla presenza dell’assessore regionale Massimo Sertori. È la prima risposta alla decisione annunciata a fine 2016 dalla Regione di assumersi la responsabilità del completamento dei lavori definitivamente bloccati dall’indagine della Procura di Como e da una serie di intoppi amministrativi. Il progetto presentato è di fatto una prosecuzione di quello già predisposto dal Comune, e sarà realizzato a blocchi, senza interferire con la passeggiata e con il traffico. A lavori conclusi, la passeggiata si allargherà dagli attuali 6/8 metri a 24. Ieri è stato illustrato anche il cronoprogramma di avanzamento dei lavori, che prevede entro fine novembre la definizione del progetto esecutivo. Sarà quindi indetta la gara d’appalto con la previsione di avviare il cantiere a fine estate 2019 e di ultimare tutti i lavori nella primavera del 2022. Aperto nel 2008 - dopo 18 anni passati tra proposte e progetti - grazie ai fondi della Legge Valtellina del 1987, con l’intenzione di porre fine a un problema che si riteneva insormontabile, il cantiere paratie del lungolago è bloccato dal 19 dicembre 2012.

Da allora la passeggiata da Sant’Agostino ai Giardini di Ponente non è fruibile, occupata da oltre cinquemila metri quadrati di aree di cantiere e di stoccaggio di materiali. Ma fin dall’inizio, una delle domande rimaste senza risposta è stata l’effettiva necessità di tale progetto, in assoluto il più faraonico mai previsto per il capoluogo comasco. Infatti dal 2008, l’acqua è esondata - o forse sarebbe meglio dire uscita, visto il basso impatto delle conseguenze - solo due volte: nel luglio 2008 e nel novembre 2014. In tutto questo, si è inserita tra gennaio e giugno 2016 l’inchiesta della Procura di Como che aveva travolto il cantiere e portato ad arresti e avvisi di garanzia, sfociati in un processo per turbativa d’asta che è ora alle sue battute finali.

Ora si ricomincia con il “nuovo” progetto. Il pontile galleggiante dedicato all’accesso delle carrozzine sarà realizzato vicino ai giardini di ponente. Dotato di una piattaforma mobile, consentirà l’accesso ai disabili. In caso di acqua alta, i nuovi pontili della navigazione pubblica saranno dotati di pistoni idraulici per permettere di superare la quota delle paratie e garantire l’accesso alle imbarcazioni. Infine le paratie saranno realizzate a scomparsa, con innalzamento solo in caso di necessità. Nella presentazione del nuovo progetto, Regione ha voluto aprire una finestra di ascolto alla cittadinanza: «Per richieste, proposte e commenti è attiva la casella progettoparatie@regione.lombardia.it».