Como, pronta la gara per assegnare il cantiere delle paratie

Al termine di un primo cantiere della durata di 21 mesi metà passeggiata verrà riconsegnata ai comaschi e ai turisti.

Il lungolago di Como

Il lungolago di Como

Como, 2 luglio 2019 - Dopo anni di ritardo e ripetuti rinvii, l’ultimo un mese fa, dovrebbe essere infatti pronta la gara dell’appalto europeo che permetterà di assegnare il cantiere delle paratie, il cui progetto è stato rimaneggiato negli ultimi due anni dai progettisti della Regione e di Infrastrutture Lombarde dopo che il Comune, al centro di un processo che aveva coinvolto i tecnici e gli ex sindaci Bruni e Lucini, aveva alzato bandiera bianca. Una volta bandita la gara il tempo massimo per l’avvio dei lavori sarà di sei mesi. Dopo ci sarà una fase A e una fase B secondo il cronoprogramma stabilito dal Pirellone che ha diviso in due i lavori da fare.

Al termine di un primo cantiere della durata di 21 mesi metà passeggiata verrà riconsegnata ai comaschi e ai turisti. Le modifiche hanno riguardato la linea di difesa a lago, la progettazione della vasca A e il rinforzo strutturale dell’esistente vasca B, con particolare riferimento alla sicurezza sismica, la revisione del progetto della passeggiata, adattandola alla fruizione da parte di utenti diversamente abili, oltreché la predisposizione di presidi per gli ipovedenti. Infine, un ulteriore elemento da risolvere riguarda la disponibilità delle aree destinate allo stoccaggio dei materiali durante i lavori, che al momento risultano ancora occupate nonostante un provvedimento comunale di sgombero. Il Comune di Como, con delibera del 18 aprile, ha richiesto all’azienda privata, rispetto al suo sito di Tavernola, la liberazione e lo sgombero dell’area lacuale. Il privato ha risposto il 7 maggio, chiedendo al Comune l’annullamento del provvedimento di sgombero dell’area. Ilspa sta valutando se c’è la possibilità di utilizzarla in parte per il cantiere e in parte per la ditta. In attesa di trovare una soluzione il bando verrà emanato anche per consentire la ripresa dei lavori entro la fine del 2020.