Palaghiaccio, dopo la riqualificazione apertura in bilico

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L’anno scorso rimase chiuso due mesi e mezzo per una crepa nella trave portante della copertura, quest’anno a mettere a rischio l’attività del Palaghiaccio di Casate è il caro-energia. L’impianto che consente di mantenere il ghiaccio è a dir poco energivoro e solo negli ultimi due mesi la bolletta dell’elettricità è raddoppiata.

"Siamo al corrente delle difficoltà legate all’aumento dei costi energetici – spiegano Hockey Como, Hockey Clan Insubrians, Hockey Club Lupi Lariani, Associazione sportiva ghiaccio ambrosiana e Gruppo giovanile ritmico che insieme rappresentano oltre 700 atleti che si allenano e disputano le loro gare all’interno della struttura –. Siamo certi che uno dei pochi impianti rimasti funzionanti a Como non merita di essere chiuso e che il sindaco di Como e Como Servizi Urbani stanno lavorando per consentire lo svolgimento di una stagione tranquilla. Le società sportive che utilizzano lo Stadio di Casate tutte insieme lavoreranno con la passione che ci contraddistingue per consentire ai nostri sport olimpici il consueto svolgimento della stagione, con la consueta collaborazione saremo parte attiva con l’amministrazione comunale e Csu".

In questi giorni i tecnici della municipalizzata hanno già incontrato il sindaco e i dirigenti di Palazzo Cernezzi, ma la coperta è corta ed entro fine mese si prepara una variazione a bilancio di 3,3 milioni per riuscire a far fronte ai rincari di luce e gas. All’interno della partita ci sono naturalmente gli impianti sportivi gestiti da Csu, ma per ora non sono in vista tagli di orario o aumenti delle tariffe, come hanno fatto in altre città italiane per riuscire a contenere l’aumento degli oneri a carico di proprietari e gestori.

Roberto Canali