Orsenigo, ambientalisti contro il secondo lotto della tangenziale

"Limpatto sarebbe devastanzate"

La tangenziale di Como

La tangenziale di Como

Como, 24 ottobre 2018 - Non sono solo i Cinque Stelle a essere contrari al secondo lotto della tangenziale di Como, contro l’infrastruttura che lo stesso presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, ritiene di non semplice realizzazione adesso si sono schierate anche le associazioni ambientaliste.  

Una decina di sigle attive nel Canturino, Erbese e nell’Olgiatese, interessate dal tracciato del secondo lotto e dalla Varese-Como-Lecco, altra opera che secondo i verdi sarebbe meglio rimanesse sulla carta, sono pronte a dare battaglia pur di far cambiare idea alla politica. «Il secondo lotto della tangenziale non va fatto né in superficie né in tunnel – spiega Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” – i politici farebbero bene a sospendere qualsiasi ulteriore spreco di soldi pubblici in nuovi o vecchi progetti». L'impatto di questa infrastruttura sull’ambiente naturale circostante sarebbe insostenibile. Il passaggio in superficie devasterebbe le ultime aree agricole e naturali della zona collinare brianzola, di alto pregio ambientale». «Nel caso di passaggio sotterraneo avremmo un pesante impatto sul sottosuolo e sul delicato equilibrio idrogeologico del territorio, falde acquifere in particolare. In entrambi i casi, si avrebbe dunque la deturpazione della naturalità dei luoghi». A questo vanno aggiunti i costi, dai 700 agli 800 milioni di euro che secondo gli ambientalisti potrebbero essere spesi meglio. «Questi soldi investiamoli nel rilancio della mobilità ferroviaria, attraverso il potenziamento delle linee esistenti, ad esempio sulla ferrovia Como-Lecco, il cui servizio versa in condizioni pietose», concludono.ù

«Deve essere contemporaneamente potenziato il trasporto pubblico tramite i bus e incentivata la mobilità dolce, attraverso la realizzazione di piste ciclo-pedonali. Per le strade esistenti possono poi essere previsti interventi mirati per sistemare le criticità locali, sia sulla statale Como-Bergamo che su altre strade provinciali e locali».