Omicidio a Carugo, un nuovo indagato nel delitto dell'architetto Molteni

E' l'investigatore che lavorava per la moglie di Alfio Molteni

Il luogo dell'agguato

Il luogo dell'agguato

Carugo (Como), 6 aprile 2017 - Sono cinque gli indagati a cui è stato inviato l’avviso di conclusione delle indagini per l’inchiesta sull’omicidio di Alfio Molteni, l’architetto ucciso davanti alla sua abitazione di Carugo, la sera del 14 ottobre 2015. Il provvedimento, emesso dal sostituto procuratore Pasquale Addesso, ha raggiunto l’ex moglie della vittima, Daniela Rho, 45 anni, detenuta al Bassone da inizio ottobre, quando era stata eseguita l’ordinanza di custodia cautelare a suo carico. È< accusata di essere la mandante di una lunga serie di atti intimidatori contro l’ex marito, il cui fine sarebbe stato far sì che, davanti ai giudici della separazione, che dovevano decidere in merito all’affidamento delle figlie della coppia, Molteni risultasse una persona che conduceva un’esistenza a rischio, e quindi non meritevole di gestire due bambine piccole.

Atti intimidatori che erano sfociati in omicidio la sera del 14 ottobre, quando la gambizzazione del professionista, ne aveva causato la morte. In concorso con la Rho, è accusato Alberto Brivio, 49 anni, commercialista, che all’epoca aveva una relazione con la donna, anche lui arrestato a ottobre, che avrebbe programmato con lei le incursioni nella vita di Molteni, assoldando, attraverso la guardia giurata Luigi Rugolo, 44 anni, la manovalanza che man mano ha compiuto atti incendiari, minacce, danneggiamenti, portati avanti per mesi.

La conclusione delle indagini coinvolge anche Vincenzo Scovazzo, 55 anni, arrestato a luglio, ritenuto l’esecutore materiale dell’aggressione mortale. Accusa di omicidio in concorso anche per Giuseppe De Martino, 60 anni, detenuto già per gli atti intimidatori, che ora viene chiamato a rispondere anche del reato più grave, con l’accusa di aver accompagnato Scovazzo a Carugo la sera dell’omicidio, lasciandolo poco distante dalla casa di Molteni. Infine l’avviso di conclusione delle indagini, è stato notificato anche a Giovanni Terenghi, 58 anni, investigatore privato di Molteno, che lavorava per Daniela Rho. È accusato di concorso in una serie di condotte di stalking, per aver fornito informazioni che avrebbero contribuito a mettere in atto pedinamenti, molestie, telefonate anonime e atti intimidatori nei confronti di Molteni. Tra queste, anche l’incendio dell’auto della vittima del 27 maggio.