Como, Omar Querenzi indagato per omicidio. L'ipotesi di un folle piano

Giuseppe Mazza assassinato con un coccio di bottiglia. Feriti un bambino e un richiedente asilo del Salvador

I rilievi sul luogo del delitto e Omar Querenzi, arrestato per le due aggressioni

I rilievi sul luogo del delitto e Omar Querenzi, arrestato per le due aggressioni

Como, 12 agosto 2022 - Omar Querenzi, 33 anni, di Albiolo (Como), è iscritto nel registro degli indagati con l'ipotesi di reato di omicidio per aver ucciso un uomo senza fissa dimora, Giuseppe Mazza, 76 anni, di Sondrio, trovato giovedì senza vita nella sua auto con una ferita alla gola e con in mano un coccio di bottiglia. Querenzi è anche indagato per avere aggredito e ferito sempre con cocci di bottiglia due passanti:  un bambino di otto anni e un giovane richiedente asilo del Salvador di 23 anni, ferito lievemente il primo, medicato con 20 giorni di prognosi il secondo. 

Omar Querenzi, con problemi di tossicodipendenza, ora dunque non è più semplicemente sospettato ma ritenuto essere chi ha colpito e ucciso l'anziano clochard. Tra le ipotesi per spiegare il gesto anche quella che l'uomo si sarebbe reso protagonista di una folle spedizione punitiva verso persone sostanzialmente scelte a caso, che ha avvicinato con la scusa di chiedere un'informazione e ha poi colpito con i cocci di vetro.

 Per ricostruire la sequenza dei fatti occorre tornare a ieri, quando il 33 enne arrestato si è presentato due volte in evidente stato di alterazione al pronto soccorso dell'ospedale. Poco più tardi, proprio nei pressi dell'ospedale, è avvenuta l'aggressione al bambino di otto anni, che era con lo zio, e che senza apparente motivo è stato colpito al braccio con un pezzo di vetro da uno sconosciuto che si è allontanato. Medicato, il bambino non è grave. Intorno a mezzogiorno, invece, un giovane sudamericano che camminava in via Giussani, a un paio di chilometri dall'ospedale, è stato aggredito senza motivo da uno sconosciuto che l'ha ferito con un coccio di bottiglia. Il giovane, sanguinante, è stato soccorso e medicato in ospedale con una prognosi di venti giorni. La descrizione fornita dalle due vittime, unitamente alla doppia presenza al pronto soccorso, ha subito condotto la polizia al 33enne, arrestato intorno alle 13 per tentato omicidio. È stato soltanto nel pomeriggio, alle 17, che sempre in via Giussani, ad un centinaio di metri dal punto della seconda aggressione, è stato trovato il cadavere in auto. La vettura, una Volskwagen, era parcheggiata davanti alle scuole, in un'area praticamente deserta in questo periodo. La morte è stata fatta risalire ad alcune ore prima, per cui è probabile che l'omicidio sia stato commesso poco prima, o poco dopo l'ultima aggressione.