Dongo, via libera all'omaggio al Duce e ai gerarchi fascisti

Il prefetto di Como autorizza la manifestazione in programma il 2 maggio. Protestano Anpi, Cgil e Pd

Una manifestazione neofascista a Tremezzina

Una manifestazione neofascista a Tremezzina

Tremezzina (Como) - Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro tra i delegati dell’Anpi e il prefetto di Como, Andrea Polichetti, per chiedere di proibire l’omaggio ai gerarchi fascisti fucilati sul lungolago di Dongo e quello a Benito Mussolini e Claretta Petacci di fronte ai cancelli di Villa Belmonte, a Giulino di Mezzegra, entrambi in programma nella giornata di domenica 2 maggio. 

“L’incontro è stato molto cordiale, ma non ha sortito gli effetti sperati, ovvero il diniego da parte delle autorità di proibire in modo preventivo l’adunata di stampo fascista che si terrà il due maggio a Dongo e Giulino di Mezzegra – spiegano Guglielmo Invernizzi, il presidente provinciale dell’Anpi, Danilo Lillia segretario della sezione Anpi Alto Lago di Dongo e Matteo Mandressi, della segreteria Cgil di Como - Ciò che più dispiace è la contrapposizione sullo stesso piano delle ragioni degli antifascisti e di quelle dei fascisti circa la libertà di parola sancita dalla Costituzione. Non possiamo accettare di essere parificati nei fatti anche se non nelle parole con i fascisti del terzo millennio. Per questo nei prossimi giorni chiederanno un incontro anche col Procuratore della Repubblica”.

L’Associazione nazionale partigiani risponderà domenica a Dongo con un presidio in piazza Giulio Paracchini, a partire dalle 8.30. Antonio Proietto, spiegando che "Noi non ci stiamo a lasciar passare anche questa provocazione – aggiunge il segretario provinciale dell’Anpi, Antonio Proietto - A Dongo e a Mezzegra queste dittature sono celebrate e propagandate nelle pubbliche strade da gruppi organizzati”. L’indignazione contro le rievocazioni in Tremezzina è diventata un caso nazionale, si contano a decine le prese di posizione contro la celebrazione fascista da parte di associazioni e collettivi, oltre che di singoli parlamentari che hanno chiesto al ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, di impedirne la svolgimento.

"Continuano a voler celebrare il fascismo del criminale Mussolini nonostante la storia abbia già parlato. Bisogna impedirlo. Ci sono leggi e norme per impedirlo. E c'è la Costituzione. Se non è apologia questo allora l'apologia di fascismo non esiste – è intervenuto Emanuele Fiano, membro della presidenza del Pd alla Camera e autore di una legge contro l’apologia di fascismo - Il Prefetto vieti la manifestazione di apologia fascista. Chiederò al Ministro dell’Interno di intervenire”. Per il segretario nazionale di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, l’autorizzazione della questura di Como “è alquanto stonata” e per questo è stata preannunciata un’interrogazione parlamentare.