"Nuovi Palasport e piscina in città Promesse da marinai"

Il consigliere Rapinese all’attacco della giunta: nessuna struttura realizzata ma chiusa la vasca che c’era

Anche la pazienza ha un limite e quella del consigliere Alessandro Rapinese è finita da un pezzo, soprattutto agli ultimi scivoloni rimediati dall’amministrazione comunale sul tema della piscina chiusa da ormai due anni e del palazzetto che si sarebbe dovuto costruire a Muggiò è rimasto sulla carta. "L’assessore Galli all’atto dell’insediamento aveva promesso che avrebbe realizzato il nuovo Palasport entro i 4 anni, ossia entro il 2021, invece non solo di questa struttura non c’è traccia, ma è stata chiusa anche la piscina di Muggiò – ha attaccato il consigliere di opposizione –. A questo punto è inevitabile una mozione di sfiducia all’assessore e al sindaco per quanto hanno fatto, o meglio non hanno fatto in questi anni". Sul tema piscina si attende una decisione della Giunta dopo l’ok al progetto di Nessi&Majocchi dalla società di consulenza incaricata di analizzare la proposta dal punto di vista finanziario. Dopo i tecnici toccherà ai politici esprimersi sul progetto di partenariato pubblico-privato per rimettere a nuovo la struttura dotandola di tre vasche: una olimpionica di 50 m., una seconda da 25 m. e una terza per acquamotricità. Rifare la piscina secondo il progetto presentato a febbraio dell’anno scorso da Nessi&Majocchi e rimasto, almeno finora, senza risposta costerà 7,5 milioni. Il vantaggio per Como è che si troverebbe un impianto nuovo con un conto che potrebbe essere ripagato nei prossimi vent’anni, spese di manutenzione comprese. Sul tavolo c’è anche l’ipotesi di sistemare la piscina esistente, spendendo da 800mila a 1 milione. R.C.