L’unico effetto positivo del maltempo di questi giorni è stato il ritorno alla normalità del Lario, finalmente risalito allo zero idrometrico dalla quota di -30 centimetri alla quale era stato relegato per buona parte dell’estate, arrivando dalla metà di luglio fino alla metà di agosto a toccare letteralmente il fondo superando i -40 centimetri. "Abbiamo avuto qualche problema durante l’estate quando il livello è sceso ai minimi – conferma Donato Liguori, gestore governativo della Navigazione Como – soprattutto in fase di manovra e di attracco su alcuni moli e pontili". Nel periodo di massima secca circa un terzo degli stalli privati sul Lario erano inutilizzabili e nonostante l’intervento dei Comuni e dell’Autorità di Bacino con le pale meccaniche per liberare il fondo da sabbia e detriti, molti moli erano irraggiungibili perché le imbarcazioni si incagliavano. Adesso che il lago è risalito al 22,9% del suo riempimento (nelle settimane più critiche era sceso addirittura sotto lo 0%), sono scomparse anche le spiagge di sabbia di fronte al Tempio Voltiano, prese d’assalto dai turisti mordi e fuggi che, nonostante il divieto di balneazione, raggiungevano Como in treno per concedersi un bagno nel primo bacino del lago.
CronacaNubifragi sul Lario Risalita da record per il livello del lago