Novedrate, ammanchi alla posta: Finanza a casa del direttore

Perquisizione della Gdf a casa di Aurelio Cetti. Sequestrati diversi documenti ma il direttore non si trova

L'ufficio postale al centro della bufera

L'ufficio postale al centro della bufera

Novedrate (Como), 22 aprile 2016 - Fino a pochi giorni fa gli accertamenti all’ufficio postale di Novedrate, si erano limitati a una questione interna. Ma ora la questione legata agli ammanchi all’ufficio postale di Novedrate, ha assunto un’altra dimensione. I militari della Guardia di finanza, hanno infatti svolto una lunga perquisizione nell’abitazione di Aurelio Cetti. 51 anni, direttore dell’ufficio postale di Novedrate. Il provvedimento, disposto dal sostituto procuratore di Como Simone Pizzotti, ipotizza il reato di appropriazione indebita. I militari si sono presentati nel tardo pomeriggio di un paio di giorni fa nella casa di Cetti a Fino Mornasco dove tuttavia vive solo la ex moglie, in quanto lui è stato allontanato da mesi in esecuzione di un ordine del giudice per un altro procedimento pendente. Hanno lavorato fino a tarda notte, portandosi via parecchio materiale cartaceo, parrebbe di ogni genere.

La vicenda è scaturita nei giorni scorsi, da alcune segnalazioni che parlavano di ammanchi da conti e libretti postali, facenti capo all’ufficio di via Grandi. In prima battuta, l’ufficio era stato visitato dagli ispettori delle poste, per capire se effettivamente c’era qualcosa che non tornava in quei conti. Spiegazioni che tuttavia nessuno ha potuto chiedere allo stesso Cetti, che risulterebbe irrintracciabile da oltre una settimana. Si è ora passati ai provvedimenti della Procura, per capire se da quel materiale trovato dagli inquirenti, si possa ricostruire la contabilità non chiara in capo all’ufficio postale di Novedrate. Ora si attendono i primi risultati delle verifiche, per capire se quei presunti ammanchi sono effettivamente tali. 

«L’azienda ha dato corso a una serie di accertamenti finalizzati a verificare ammanchi di denaro a danno di alcuni clienti dell’ufficio – si legge nel documento diffuso – Poste Italiane garantirà il risarcimento delle somme eventualmente sottratte agli aventi diritto», fanno sapere ai clienti dell’ufficio postale che in questi giorni hanno sfilato agli sportelli per chiedere spiegazioni. Una vicenda che ricorda da vicino quanto accaduto a Lierna in provincia di Lecco dove la direttrice Patrizia Greco ha sottratto dai conti correnti e dai libretti di risparmio circa un milione di euro a un centinaio di risparmiatori. Poste Italiane si è presa in carico la restituzione dei soldi sottratti per i clienti che hanno potuto dimostrare di essere stati derubati. Infatti in molti avevano affidato i risparmi alla Greco senza chiedere nessuna ricevuta e fidandosi della donna sempre gentile e disponibile con tutti.