Como, eventi di Natale frenati dal calcio: è polemica sullo stop domenica 11 dicembre

Sospesi fino alle 19 gli appuntamenti in vista della partita al Sinigaglia. Protesta Confesercenti: "A questo punto ha senso avere lo stadio in centro?"

Como, la gestione delle tifoserie non è mai una cosa semplice

Como, la gestione delle tifoserie non è mai una cosa semplice

Como -  Non è l’Epifania, ma il calcio a portarsi via il clima natalizio sul Lario, non solo a Como ma anche nella vicina Cernobbio dove la Città dei Balocchi che è appena iniziata dovrà fermarsi per ordine delle prefettura, preoccupata dall’arrivo in città di almeno un migliaio, ma a conti fatti potrebbero essere molti di più, tifosi della Reggina che domenica affronta il Como al Sinigaglia nella sfida di serie B.

La prudenza è d’obbligo specie dopo quel che è capitato sabato scorso quando un centinaio di tifosi del Bari, sfuggiti ai controlli della polizia, si sono diretti a piedi verso la stazione paralizzando il traffico in tutta la città. Così questa volta il prefetto Andrea Polichetti non ha voluto sorprese e ha deciso, in via cautelare, di sospendere fino alle 19 tutti gli eventi natalizi in programma a Como e a Cernobbio, con buona pace delle famiglie che dovranno rassegnarsi a trascorrere la domenica a casa e dei commercianti, i più arrabbiati, che dovranno rinunciare al loro fatturato. "Le preoccupazioni della questura sono legittime, ma le attività commerciali contano sulla domenica per poter lavorare e il Ponte dell’Immacolata è uno dei più importanti di dicembre – si lamenta Fabio Casartelli presidente di Confesercenti Como – Se una partita di calcio crea questi problemi c’è da chiedersi se ha un senso il futuro dello stadio in centro. Pensando che il Como potrebbe anche salire di categoria, il problema potrebbe anche acuirsi e forse c’è da fare una riflessione se vale la pena tenere lo stadio lì o portarlo fuori città".

Uno degli eterni nodi irrisolti di Como che che ha fatto del Sinigaglia, monumento al Razionalismo costruito in riva al lago celebrato in passato da Gianni Brera come "lo stadio più bello del mondo", la sua delizia ma anche la sua croce. "Lo stadio Sinigaglia deve rimanere in città – spiega Luigino Nessi di Como Comune - Lo si può certamente migliorare, aumentandone la capienza come in parte si sta già facendo, ma lì deve rimanere. Prima di parlare di spostare fuori città uno stadio monumento, sarebbe opportuno pensare a tutti gli impianti sportivi abbandonati da sistemare dalla piscina, al campo Coni, fino al Palazzetto dello Sport". Traslochi e nuovi impianti non sono nell’agenda neppure dell’attuale amministrazione che a fine novembre ha aumentato la capienza di 1.499 posti, così il Sinigaglia potrà ospitare fino a 6.500 tifosi.