Il triste Natale di Como: il Covid "spegne" la Città dei Balocchi

Dalla ressa per le vie nel centro al deserto della zona rossa

Il centro di Como nel 2019 e in questi giorni (foto Cusa)

Il centro di Como nel 2019 e in questi giorni (foto Cusa)

Como, 25 novembre 2020 - Il Covid ha scippato due volte il Natale ai comaschi. La prima perché come tutto il resto degli italiani dovranno fare buon viso a cattivo gioco e convivere con le limitazioni dei Dpcm sfornati dal Governo da qui alla sera della vigilia, la seconda perché quest'anno saranno orfani della Città dei Balocchi che negli ultimi ventisei anni aveva fatto di Como la città del Natale. Una fama consolidata da numeri da capogiro e decine di migliaia di famiglie che ogni fine settimana, da tutta la Lombardia e il Nord Italia, arrivano sul lago alla ricerca di un'iniezione di spirito natalizio e i regali da mettere sotto l'albero.

Ci voleva la pandemia per far ammettere ai comaschi, brontoloni di natura anche se dal cuore d'oro, che quella manifestazione accompagnata da un mare di polemiche e accusata di essere un po' troppo commerciale mancherà loro un sacco. Adesso che le strade sono deserte, le luci spente e i parcheggi vuoti sono in tanti a rimpiangere quell'allegra confusione di gnomi e Babbi Natale, il mercatino di fronte ai portici Plinio dove in tanti si sono presi il raffreddore cercando il regalo dell'ultimo secondo per non arrivare a mani vuote al cenone e addirittura la colonna sonora dei canti natalizi che a Como iniziava a fine novembre e proseguiva implacabile fino all'Epifania. 

Il Covid regalerà alla città il Natale più triste del nuovo millennio, con buona pace della Fondazione Volta che proverà a organizzare un Verde Natale, all'insegna della tradizione, con Elfi in bicicletta, Babbi Natale giocolieri, zampognari, Frega Musun brianzoli, cori e musicisti che dal 5 dicembre al 6 gennaio proveranno ad animare le vie del centro. Purtroppo per colpa del virus occorrerà accontentarsi di guardare le esibizioni da lontano, meglio se dietro il vetro di una finestra. Non mancherà una sorpresa degli Amici di Como, che quest'estate hanno rinunciato con grande senso di responsabilità a organizzare la Città dei Balocchi, ma per consolare i comaschi stanno lavorando a uno spettacolo di acqua e luci attorno a Life Electric, il monumento regalato alla città da Daniel Libeskind. Meglio di niente in attesa di tornare a festeggiare come si deve l'anno prossimo, vaccino permettendo, e questa volta senza brontolare per il parcheggio che non si trova e le vie del centro affollate.