In Italia dal Liechtenstein per fare la spesa: pizzaiolo rischia una maximulta

E' stato fermato poco prima di Bellinzona con 1.400 chili di prodotti alimentari non dichiarati in dogana

Il pizzaiolo è stato fermato mentre faceva rientro in Liechtenstein

Il pizzaiolo è stato fermato mentre faceva rientro in Liechtenstein

Como, 22 gennaio 2021 - Altro che nostalgia della mamma. Un italiano di professione pizzaiolo in Liechtenstein aveva il rimpianto sì, ma del cibo.Como, pizzaiolo in Liechtenstein rischia una maximulta per la spesa in Italia Per questo ha viaggiato per oltre 250 chilometri, attraversando due confini - quello svizzero e quello italiano -, per rifornire la propria dispensa. Tutto senza curarsi del covid-19 e del divieto di spostamenti concessi solo per validi motivi.  

Quando gli uomini dell'Amministrazione federale delle dogane svizzere l'hanno fermato in un'area di servizio dell'A2, poco prima di Bellinzona, per un controllo di routine non potevano credere ai loro occhi. Dal suo furgone sono spuntati 1.400 chili di prodotti alimentati non dichiarati in dogana compresi 48 chili di salumi, 41 di mozzarella, 44 litri d'olio, 12 di burro, 405 scatole di pomodori e 590 chili di farina. Abbastanza per sfornare pizze per settimane, alla faccia del coronavirus e del fisco. Al pizzaiolo, che rischia una denuncia per contrabbando organizzato, è stata sequestra la merce e chiesto un deposito di 3mila franchi, oltre 2.800 euro, in attesa di calcolare l'importo esatto della maximulta che gli arriverà tra qualche giorno.