Mozzate, traffico di marijuana dalla Spagna: quattro arrestati con 400 chili d’erba

La banda è stata sorpresa mentre si stava spartendo il carico

L'ingente quantitativo di droga sequestrato

L'ingente quantitativo di droga sequestrato

Mozzate (Como), 16 gennaio 2017 - Un carico di oltre 400 chili di marijuana del valore di almeno 400mila euro, presumibilmente proveniente dalla Spagna e diretto a Como, è stato intercettato dalla Guardia di finanza di Ponte Chiasso, che ha arrestato quattro persone in flagranza di reato, sorprese al momento della spartizione dello stupefacente. In carcere al Bassone sono finiti M.M., 36 anni, A.T., 70 anni, A.O. 35 anni, tutti di origine varesina, e lo spagnolo R.A.M., 44 anni. Tutti si erano riuniti in un capannone di Castronno, di proprietà di Tatì, per la suddivisione dello stupefacente.

Il primo intervento dei finanzieri è scattato a Mozzate, quando è stato fermato il tir guidato da A., sul quale sono stati trovati 106 chili di marijuana e 108mila euro. Portato a Ponte Chiasso per meglio controllare il mezzo di cui era alla guida, è stato arrestato. Ma nel frattempo i militari erano risaliti al capannone da cui era partito il camion: qui sono stati trovati gli altri tre arrestati e ulteriore droga. In particolare, O.era arrivato con una jeep che stava per essere caricata, mentre M. era con un furgone su cui sono stati trovati alcuni borsoni e sacchi, contenenti 60 chili di marijuana, oltre a 3 chili e mezzo di hascisc. Nel capannone c’erano inoltre altri 50 sacchi, contenenti 172 chili di marijuana. I finanzieri hanno proseguito gli accertamenti nelle case dei tre, trovando nell’abitazione di M.15 chili di marijuana, 10 di hascisc e 25mila euro, oltre a un’auto con doppiofondo, finita sotto sequestro. Fin dai primi accertamenti, è emerso che Tatì avrebbe messo a disposizione il capannone in cambio di un esiguo compenso: una versione confermata ieri davanti al gip di Como Maria Luisa Lo Gatto, che ha svolto gli interrogatori di convalida. Il settantenne è stato l’unico a rispondere, sostenendo di non sapere nulla sul genere di attività che avrebbero svolto gli affittuari. In considerazione dell’età e del ruolo marginale, è stato messo agli arresti domiciliari a Varese.

Gli altri tre arrestati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, e solo O. ha rilasciato spontanee dichiarazioni, confermando quanto già emerso durante l’incursione dei finanzieri. Per loro il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere. Nonostante il ritrovamento della droga sia avvenuto in provincia di Varese, il gip ha stabilito la competenza territoriale a Como, in quanto il primo sequestro è avvenuto a Mozzate, gli arresti dei quattro sono stati formalizzati a Ponte Chiasso, e sono inoltre emersi elementi tali da ritenere che l’attività di smercio della droga sarebbe avvenuta nel Comasco. A chi fosse diretto il carico, apparentemente frammentato tra O., M. e A., è ancora da stabilire.