Il Lario si mette in mostra a Venezia

La Camera di commercio in laguna con uno stand che sancisce il legame tra Como e la settima arte

La delegazione comasca in laguna

La delegazione comasca in laguna

Como, 5 settembre 2020 - C’è anche un pezzetto di Lario alla 77esima Mostra internazionale del cinema di Venezia iniziata in questi giorni in laguna. Merito della Camera di commercio di Como, che ha voluto inaugurare uno stand all’interno del Grand Hotel Excelsior per sottolineare il legame tra il lago e la settima arte.

Un connubio iniziato addirittura nel 1898 quando i fratelli Lumière, gli inventori del cinema, vennero a Como per filmare il saliscendi dei passeggeri dei traghetti e ne approfittarono anche per filmare i giardini di Villa Olmo. Già allora il cinema puntava ad affascinare gli spettatori e il Lario come oggi, grazie ai suoi paesaggi e alle ville eleganti, non è di sicuro un luogo che passa inosservato. 

«Il lago di Como è un luogo globalmente riconosciuto per la sua importanza nel mondo del cinema – spiega il presidente di Lariofiere, Fabio Dadati – La presenza alla Mostra internazionale dev’essere un segnale di incoraggiamento e un punto di partenza per alzare il livello di offerta turistica legata al cinema, non solo dei visitatori, ma soprattutto delle produzioni, che generano un grande indotto sul territorio». 

Protagonista in laguna è monsignor Davide Milani, prevosto di Lecco presente a Venezia in qualità di presidente della Fondazione ente dello spettacolo, costituita in seno alla Cei per promuovere la cultura cinematografica in Italia. «Come presidente della Fondazione ente dello spettacolo sono fiero ed onorato di accogliere il sistema lago di Como nella nostra sede all’interno della 77esima Mostra internazionale di arte cinematografica di Venezia. Da sempre a fianco del più antico e importante festival del cinema mondiale, la nostra fondazione vuole proseguire un’alleanza con il lago nata in occasione della prima edizione del Lecco Film Fest. Insieme vivremo una straordinaria opportunità per fare conoscere ancor di più la bellezza è l’unicità di questo territorio, le sue strutture di accoglienza turistiche, le ricchezze culturali, la possibilità di offrirlo a chi volesse investire per realizzare produzioni video e cinematografiche».