Sei pazienti lo accusano di abusi sessuali, medico condannato a sei anni

Il 51enne di Valsolda rischiava otto anni di carcere: "Questo processo è la conseguenza di un equivoco"

Un ambulatorio medico

Un ambulatorio medico

"Questo processo è la conseguenza di un equivoco: le donne che mi hanno accusato sono persone sensibili, che non hanno capito il fine diagnostico dei miei gesti". Sono le spontanee dichiarazioni rilasciate al Tribunale Collegiale di Como da Stefano Pozzi, medico di base di 51 anni di Valsolda, prima che i giudici si ritirassero in camera di consiglio. Tornando in aula nel tardo pomeriggio con un condanna a 6 anni di reclusione per violenza sessuale nei confronti di tre pazienti costituite parti civile, a fronte degli 8 chiesti dal pubblico ministero Antonia Pavan. Le imputazioni parlavano di sei casi, ma per tre è stata dichiarata la prescrizione. La sentenza ha inoltre stabilito un risarcimento in via provvisionale di 5000 euro per ogni parte civile e 3800 euro di spese legali, e la sospensione dall’esercizio professionale per 6 anni. Gli abusi sessuali sarebbero avvenuti mentre svolgeva ambulatorio in sostituzione del medico di base, nel periodo compreso tra 2012 e 2017.