Mariano Comense, i genitori non pagano: stop alla mensa per otto bambini

A otto bimbi delle materne e delle primarie sarà sospeso il servizio

Anche il Comune di Mariano Comense ha deciso di non erogare il servizio ai morosi

Anche il Comune di Mariano Comense ha deciso di non erogare il servizio ai morosi

Mariano Comense (Como), 12 gennaio 2019 - Sono stati di parola il sindaco Giovanni Alberti e l’assessore alla Scuola Loredana Testini, domani otto bambini verranno esclusi dal servizio mensa per colpa dei loro genitori, morosi e senza alcun tipo di giustificazione.

A dir la verità ad essere sottoposti al provvedimento dovevano essere in nove, ma un genitore è corso a sanare la sua posizione non appena gli è stata recapitata la lettera con l’ultimatum del Comune, l’ultimo di una lunga serie dir la verità visto che in città da settembre sono alle prese con i “furbetti“ della mensa. L’unico modo per correggere una cattiva abitudine, quella di non pagare i buoni pasto per i propri figli, che negli ultimi cinque anni ha coinvolto 600 famiglie e creato un buco di 115mila euro. Naturalmente non tutti sono furbetti, c’è chi non ha pagato cento euro per semplice dimenticanza ed è corso a pagare non appena dal Comune sono arrivati i primi solleciti, ma c’è anche chi ha accumulato oltre mille euro di pasti non pagati. A far imbestialire l’amministrazione comunale, sponda Lega e Centrodestra dal giugno scorso è alla guida della città, la scoperta che per più di due terzi delle famiglie con i debiti più alti, 14 su 19, non era una questione di Isee. Così in Comune hanno deciso di andare allo scontro frontale disponendo un termine improrogabile, il 13 gennaio ovvero domani, per mettersi in regola. Qualcuno l’ha fatto ma all’appello mancano ancora 8 famiglie: sei alle materne Garibaldi e Montessori e gli altri alla elementari di via Passalacqua Trotti.

A partire da domani e finché non verrà saldato il debito, ai bambini non verrà servito il pasto. "Siccome la mensa è un servizio essenziale e non si possono fare discriminazioni per nessun motivo ci chiediamo cosa intenda fare il sindaco di fronte a chi il prossimo 13 gennaio non avrà ancora saldato – si erano interrogate nei giorni scorsi le opposizioni –. Non si possono far pagare ai bambini gli errori degli adulti". L’amministrazione ha aggirato l’ostacolo con molta disinvoltura: i bambini non verranno allontanati da scuola, ma sospesi dalla mensa, il che significa che i genitori saranno liberi di venirli a prendere, per portarli a casa a pranzo e poi magari riportarli più tardi a lezione, oppure lasciarli a scuola con i compagni. In questo secondo caso non potranno dare loro la merenda o un panino, per non contravvenire con i regolamenti di sicurezza e di igiene che tutelano la mensa, ma lo stesso ai bambini dovrà essere garantito un pasto che a questo punto non potrà essere quello di tutti gli altri. In cosa si tradurrà tutto ciò è tutto da capire, anche se l’ipotesi più plausibile è che i figli dei genitori morosi si dovranno abituare a pranzi a base di pasta in bianco accompagnata da pane e prosciutto.

In Comune replicano che si valuterà "caso per caso", anche perché un altro ostacolo non da poco da superare sarà la reazione delle insegnanti che in passato in altri istituti dove si era applicata la sospensione del pasto si erano opposte. Nell’attesa a Mariano un primo risultato l’hanno già ottenuto: recuperare oltre 25mila euro e abbattere il numero dei furbetti, anche a costo di far piangere qualche bambino per punire mamma e papà che dimenticano di pagare i buoni pasto e poi magari vanno a fare colazione al bar.