Maltempo sul lago: adesso tocca a Mario Draghi

Il sindaco Pozzi ha investito un milione di euro per sistemare gli scarichi e le fognature

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La vecchia Regina è stata riaperta. Dall’altro giorno la provinciale che costeggia il lago di Como e taglia in due il paese che la star di Hollyewood George Clooney ha scelto come sua seconda residenza è di nuovo percorribile. La strada era stata chiusa dopo che per due volte il piccolo centro lariano era stato travolto da altrettante ondate di maltempo violente come un terremoto. Ad annunciarlo è il sindaco Roberto Pozzi. "Riaperta la strada provinciale dopo aver messo in sicurezza l’accesso alla prospiciente valle Caraello, vituperata dai recenti episodi alluvionali del 27 luglio e 4 agosto scorsi", spiega il primo cittadino dai socia. Dall’Amministrazione comunale è stato investito un milione di euro con la procedura di somma urgenza per sgomberare il prima possibile i detriti e realizzare a tempo di record i primi interventi di sistemazione delle tubature e dei sottoservizi danneggiati, specialmente delle condotte e degli scarichi fognari, in modo da scongiurare immediatamente anche una possibile eventuale emergenza sanitaria. La riapertura della vecchia Regina che è stata trasformata in una fiumana di fango fuori controllo e un milione di euro però non bastano, non sono sufficienti per provare a tornare alla normalità. Occorre molto di più per liberare le abitazioni letteralmente sommerse dai detriti, ristrutturarle completamente, in molti casi probabilmente anche ricostruirle da capo affinché nessuno resti senza casa e tutti gli sfollati abbiano di nuovo un tetto. Tutti si aspettano che il premir Mario Draghi tenda una mano, dichiarando lo stato di calamità naturale e stanziando quindi le risorse necessarie per sanare le cicatrici che segnano Laglio. L’altro ieri i tecnici e i funzionari della Protezione civile nazionale hanno effettuato un sopralluogo per stilare una relazione da depositare a Palazzo Chigi. "Relazioneranno al Governo, affinché il Consiglio dei Ministri possa avere elementi utili per decretare il, tanto atteso stato di calamità naturale", spiega il sindaco. Il provvedimento è atteso per venerdì prossimo, il 20, in occasione della prossima seduta dell’Esecutivo. "Sarà quello il punto fermo dal quale poter ripartire – sottolinea il sindaco - Dobbiamo avere chiaro il quadro delle competenze e l’iter operativo per dare il via ai lavori di ripristino dell’alveo originale".

Daniele De Salvo