Dopo il maltempo Como conta i danni: in 60 ancora fuori casa

Gara di solidarietà nei dieci Comuni in ginocchio per frane e colate di fango. Riaperta la provinciale Lariana, i sindaci rassicurano residenti e turisti

George Clooney con i volontari di Trezzo sull'Adda

George Clooney con i volontari di Trezzo sull'Adda

Blevio (Como), 30 luglio - La situazione più grave rimane Blevio, primo Comune colpito dalla frana che ha isolato due frazioni domenica pomeriggio, che tuttora conta otto famiglie fuori casa, pari a una trentina di persone, rispetto alle cinquanta che, nell’immediatezza del disastro, si erano allontanate dalle rispettive abitazioni. "Si tratta di una scelta di sicurezza – dice il sindaco Alberto Trabucchi – perché nelle abitazioni ci sono ancora alcuni lavori di ripristino da fare, ma riteniamo che si risolveranno a breve". La prefettura, cui ufficialmente risultano numeri più bassi, segnala il caso di un nucleo sfollato anche ad Argegno. Intanto, i collegamenti si stanno progressivamente sbloccando, in particolare la provinciale Lariana, arteria che costeggia il lago, ormai riaperta. In miglioramento anche la situazione a Schignano colpito, come gli altri Comuni, da frane e allagamenti.

«Fin da subito avevamo messo a disposizione la possibilità di trovare alloggio in albergo – spiega il sindaco, Ferruccio Rigola – ma tutti hanno trovato alloggio da parenti e amici. Inizialmente erano una quindicina di persone, ora si sono ridotte a sei o sette. Le case che hanno subito danni sono una decina, ma non tutte erano abitate. In queste ultime ore la situazione è decisamente migliorata, Ma abbiamo avuto un’ottima partecipazione di volontari, una quarantina di persone del paese, soprattutto giovani, che si sono attivati per mettere in sicurezza le case più danneggiate. C’è stata una grande solidarietà, e ora posso dire che siamo in una condizione di sicurezza".

A Laglio il sindaco Roberto Pozzi parla di una decina di persone, andate incontro a gravi danni alle abitazioni, lo stesso numero di Cernobbio, per le quali l’amministrazione ha messo a disposizione un’ala della casa di riposo. "Nessuno ha avuto danni strutturali – dice il sindaco Matteo Monti – ma case invase da fango e acqua. In queste ultime ore c’è stato un netto miglioramento della situazione e il materiale presente sulle strade è stato rimosso". Nella giunta convocata ieri sera, è stata fatta una stima dei danni: "Abbiamo messo a disposizione 400mila euro per l’urgenza e i lavori di ripristino in corso – prosegue il sindaco – e chiesto alla Regione un milione e 170mila euro: 470mila per le attività produttive, turistiche e commerciali, 350mila per danni ai privati e altrettanti per l’urgenza".