Como, Maroni e Landriscina battezzano la riapertura del lungolago

Il governatore lombardo e il neo sindaco della città al taglio del nastro

Roberto Maroni e Mario Landriscina alla riapertura del lungolago di Como

Roberto Maroni e Mario Landriscina alla riapertura del lungolago di Como

Como, 1 luglio 2017 - Non hanno fatto a darsi subito del tu il neosindaco, Mario Landriscina, e il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, che ieri pomeriggio si sono incontrati ufficialmente a Palazzo Cernezzi, per il loro primo colloquio istituzionale, concluso da un giro sul lungolago per riaprire la passeggiata al termine dei lavori coordinati da Infrastrutture Lombarde.

«Tra di noi c’è grande collaborazione, ho fatto i complimenti a Mario dopo la vittoria di domenica, noi ci siamo. Oltre al doveroso rapporto istituzionale ci lega anche un’amicizia personale che non guasta e rende le cose più facili – ha spiegato Roberto Maroni –. Ho detto al sindaco che può fare affidamento sulle nostre strutture, nel caso dovessero servire, abbiamo fatto il punto sul lungolago, le vasche e le paratie. Oggi si concludono i lavori e abbiamo discusso delle due cose ancora da definire: cioè la ex-biglietteria su cui dovrà decidere il Comune e il rapporto con gli Amici di Como». RIAPERTA la passeggiata adesso il vero interrogativo è quando si potrà finalmente procedere con l’intervento definitivo di messa in sicurezza idraulica.

«Adesso c’è la seconda fase su cui interferisce la vicenda penale, ma noi siamo pronti – ha proseguito Maroni –. Quando si partirà con la gara i tempi saranno rapidi: al massimo un paio di anni. Ho voluto chiarire che quando si partirà con la seconda vasca non ci sarà la necessità di buttare all’aria un’altra volta il lungolago. Il lago di Como non sarà mai più oscurato, appartiene al patrimonio dell’umanità. Sulla parte di lungolago sistemata dagli Amici di Como rispetteremo le intese». Oltre alle paratie la buona notizia è sulla tangenziale che da gennaio 2018 dovrebbe finalmente diventare gratuita. «Fa parte dell’intesa che abbiamo siglato con Anas e la Regione Lombardia si farà carico direttamente della tangenzialina». In serata poi Maroni si è trasferito a Lecco per un comizio sulle autonomie del Referendum consultivo per l’autonomia lombarda.