Lite di vicinato nel sangue, oggi interrogati gli arrestati

È stata fissata per questa mattina l’udienza di convalida del fermo di padre e figlio per tentato omicidio

E’ stato fissato per questa mattina, davanti al gip di Como Andrea Giudici, l’interrogatorio di convalida di Roberto Gorgone 78 anni, e del figlio Antonino, 30 anni, arrestati sabato con l’accusa di tentato omicidio nei confronti del vicino di casa Angelo Mescuglio 37 anni, raggiunto alla schiena e al fianco da 5 coltellate, e di lesioni gravi nei confronti della moglie Eliana La Spina, 39 anni, anche lei ferita alla schiena da una coltellata, ma con conseguenze meno gravi. L’aggressione era stata la conseguenza di una lite tra le due famiglie, a causa di presunti rumori lamentati dagli aggressori, che abitano nell’alloggio sotto alle vittime, in una palazzina di via San Gerolamo 4 a Turate. Tuttavia, nonostante l’aggressione sia avvenuta davanti a diverse persone, rimangono da chiarire una serie di dettagli, tra cui il numero di coltelli utilizzati da padre e figlio per ferire i vicini di casa. Inizialmente si era parlato solo di un coltellino svizzero, ma poi sarebbe emersa la presenza di un secondo coltello. Questa mattina i due arrestati renderanno al giudice la loro versione di quanto accaduto, e sapranno a quali decisioni andranno incontro, sia in merito alla convalida del loro arresto, che all’esigenza di misure cautelari. Intanto le condizioni di Mescuglio, trasportato all’ospedale di Monza in gravi condizioni e subito operato, sono stabili, ma risulterebbe fuori pericolo. Pa.Pi.