Como, istruttore di guida a processo per violenza sessuale sulle allieve

Chiesto il rinvio a giudizio dopo le denunce di due allieve delle autoscuole Roma e Camerlatese

Il pm Massimo Astori accusa il 69enne di violenza sessuale nei confronti di due ragazze

Il pm Massimo Astori accusa il 69enne di violenza sessuale nei confronti di due ragazze

Como, 15 gennaio 2021 - Apprezzamenti fisici ripetuti durante le lezioni di guida, abbracci e baci per premiare le allieve di manovre ben eseguite, pizzicotti sul volto. Richiesta di abbassare la mascherina per vedere "quanto sei bella". Atteggiamenti con i quali Vincenzo Di Pasquale, 69 anni, insegnante di scuola guida di Como, avrebbe creato forti imbarazzi nelle ragazze che seguivano le lezioni alle autoscuole Roma e Camerlatese, fino a essere denunciato da due di loro. Ora il sostituto procuratore di Como Massimo Astori ne ha chiesto il rinvio a giudizio, accusandolo di violenza sessuale nei confronti delle due parti offese che hanno presentato esposto, al termine di un’indagine in cui sono state sentite una quindicina di donne che avevano ricevuto lezioni di guida da lui. Alcune hanno riferito di essere state a loro volta destinatarie di attenzioni non gradite da parte dell’indagato, decidendo però di non sporgere denuncia, in alcuni casi anche per il timore di ripercussioni nell’ottenere la patente. Agli investigatori della Squadra Mobile erano inoltre stati mostrati messaggi che confermerebbero un atteggiamento, da parte di Di Pasquale, particolarmente invasivo. A marzo 2021 la prima denuncia era sfociata in una misura cautelare di interdizione dall’attività di insegnante. I fatti che gli vengono contestati risalgono in un caso al periodo tra luglio e settembre 2020: sarebbero iniziati già dalla prima lezione, e terminati quando la vittima aveva deciso di cambiare scuola guida e di presentare denuncia. Fin dal primo giorno, Di Pasquale avrebbe accompagnato le esercitazioni con frasi come "sei bellissima, come sei bella, quanto sei brava".Durante le successive lezioni, alla ragazza avrebbe inoltre ripetutamente toccato viso, gambe, capelli, l’avrebbe abbracciata e baciata sul volto, si sarebbe appoggiato a lei. In un’occasione, le avrebbe anche afferrato la testa portandola all’altezza delle sue gambe. Condotte simili a quelle riferite dalla seconda ragazza, avvenute invece tra gennaio e marzo dello scorso anno.