Frontale di Inverigo: scontro tra treni, tre nei guai

La Procura ha chiuso le indagini

Le due carrozze di testa dei treni in uscita  e in entrata alla stazione di Inverigo

Le due carrozze di testa dei treni in uscita e in entrata alla stazione di Inverigo

Inverigo (Como), 7 ottobre 2019 - Sarebbero tre, secondo la Procura di Como, i responsabili del disastro ferroviario colposo dello scorso 28 marzo, quando alla stazione di Inverigo si scontrarono frontalmente due convogli di Trenord. Un urto avvenuto a bassissima velocità alle 18.30, mentre il treno partito da Asso e diretto a Milano Cadorna si stava allontanando dalla banchina. Sedici passeggeri erano rimasti feriti, tra cui un uomo con una distorsione al ginocchio e una donna con una lussazione a un dito di una mano, ma lo spavento non aveva risparmiato nessuno. Ora il sostituto procuratore di Como Massimo Astori, che ha concluso le indagini avviate a suo tempo dalla collega Daniela Moroni, ha individuato i tre dipendenti di Trenord in servizio quella sera, ricostruendo i rispettivi incarichi e condotte, che ora si trovano accusati di aver avuto un ruolo di responsabilità in quanto accaduto.

Si tratta del capotreno, G.R., 26 anni di Napoli, del macchinista F.V., 41 anni di Rovellasca e dell’allievo macchinista F.B., 25 anni di Iseo. All’esito degli accertamenti che hanno ricostruito la dinamica dell’incidente, sarebbe emerso che Russo avrebbe ordinato la partenza del treno senza controllare la segnalazione obbligatoria, ignorando così la lanterna rossa che indicava la «via impedita». I due macchinisti, entrambi presenti in cabina, una volta ricevuto l’ordine di partenza, avrebbero a loro volta omesso di verificare lo stato dell’indicatore del segnale, azionando il comando di trazione e facendo partire il treno. Dopo circa 55 metri, mentre era in uscita dalla stazione di Inverigo, il convoglio si era urtato frontalmente con il treno che procedeva in direzione opposta diretto ad Asso, che stava invece transitando regolarmente immettendosi sullo stesso binario. Il macchinista aveva frenato, cercando di bloccare la corsa ancora molto lenta, ma il peso del treno ormai in movimento era stato impossibile da governare in quei pochissimi metri rimasti a disposizione. Nello scontro si erano danneggiate le cabine di testa dei due convogli, e soccorsi sedici feriti, due soli dei quali hanno sporto querela.