Via libera agli insetti commestibili: "Primo passo di una rivoluzione"

L’imprenditrice Carlotta Totaro Fila ha fondato Alia Insect Farm, una start up premiata dall’incubatore d’imprese ComoNext

Carlotta Totaro Fila

Carlotta Totaro Fila

Lomazzo (Como), 17 gennaio 2021- Ancora una manciata di mesi e in Europa, Italia compresa, potremo acquistare al supermercato farina essiccata di "tenebrio molitor", meglio nota come larva della farina, quei piccoli vermi di colore giallo tenue che proliferano nella farina andata a male. Anche se la notizia è passata sotto traccia per via del Covid e la crisi di Governo, è una vera e propria rivoluzione che promette di arrivare, prima o poi, anche sulle nostre tavole perché queste farine altamente proteiche possono essere consumate addizionate a biscotti, barrette da snack e addirittura la pasta.

"È il primo passo di una rivoluzione annunciata – spiega Carlotta Totaro Fila, fondatrice di Alia Insect Farm, una start up premiata dall’incubatore d’imprese ComoNext nata per allevare e sfruttare gli insetti edibili, ovvero commestibili – Dal 2018 è stato approvato un regolamento europeo che riconosce il Novel food e apre la strada anche all’utilizzo degli insetti in cucina. Ogni prodotto va autorizzato dall’Efsa, che finalmente ha pubblicato il primo parere favorevole".

Per l’autorizzazione vera e propria è solo questione di tempo, cinque o sei mesi al massimo, quanto di solito impiega la Commissione a proporre un disegno di legge che poi andrà approvato dal Parlamento europeo. "Adesso il via libera è arrivato per il verme della farina, per la farina di grillo occorrerà aspettare, ma c’è già una richiesta depositata in attesa dell’analisi dell’Efsa, il cui responso sarà indispensabile per autorizzare il via libera anche per il consumo di altri insetti".

Del resto al consumo degli insetti come fonte di proteine animali alternative si stanno interessando anche le agenzie aerospaziali che, oltre a interrogarsi sul modo migliore per mandare l’uomo nello spazio, magari a colonizzare altri pianeti, si stanno occupando anche di come nutrirlo. "Gli insetti edibili possano essere, in futuro, una fonte di cibo utile non solo sulla terra – spiega Carlotta Totaro - Coltivare ortaggi e verdure in idroponico potrebbe essere un modo per garantire cibo fresco agli astronauti, ma certamente non sarà possibile allevare animali di grandi dimensioni. Gli insetti edibili hanno un ciclo di vita relativamente breve, consentono di ricavare da spazi relativamente ristretti e possono essere convertiti in farina nutriente producendo pochi scarti".