Il lago lo ha inghiottito e non vuole più restituirlo. Non si trova Fausto Tosani, il pescatore di 80 anni di Colico disperso nel lago da venerdì mattina. L’altro giorno è salpato per un giro al timone del suo piccolo motoscafo ma non è più tornato indietro per riattraccare in porto. La sua imbarcazione è stata recuperata nel pomeriggio alla deriva in mezzo al Lario al largo della zona di Pianello, mentre Faustonon c’era. Si presume sia finito fuoribordo, catapultato dalla burrasca provocata dal violento nubifragio che ha investito tutto l’Alto Lario proprio mentre lui stava navigando. Inizialmente si sperava di riuscire a trovarlo vivo, naufrago da qualche parte, oppure che nemmeno si fosse messo in acqua e che l’imbarcazione avesse magari strappato gli ormeggi senza pilota per le forti raffiche di vento scatenate dalla tempesta.
Fausto invece si è poi accertato si sia veramente imbarcato: nessuno lo ha più visto da nessuna parte, il suo cellulare è irraggiungibile e soprattutto è stato immortalato dalle telecamere mentre lasciava il molo, diretto verso sud, per una crociera o per una battuta di pesca, nonostante le condizioni meteo sfavorevoli, tanto che non si esclude che il suo sia stato un gesto volontario. Che Fausto sia ancora vivo è impossibile, l’obiettivo è però recuperare almeno il suo corpo. L’altro giorno i vigili del fuoco lo hanno cercato perlustrando il lago a bordo delle loro unità navali e con una ricognizione aerea con l’elicottero dei Draghi lombardi decollati da Malpensa. Ieri sono invece arrivati i rinforzi con i sommozzatori di Milano, con un rover sommergibile manovrato da una apposita imbarcazione per la ricerca strumentale. "Può scandagliare i fondali fino ad una profondità di 600 metri", spiegano i vigili del fuoco. Nonostante le sofisticate attrezzature Fausto tuttavia al momento non si trova, del resto è come cercare un ago in un pagliaio. Fausto è la seconda vittima del lago in pochi giorni, dopo la morte di Bubacarr, il profugo di 18 anni del Gambia annegato mercoledì pomeriggio alla Malpensata a Lecco dove era arrivato solo la sera prima dopo un viaggio di due mesi per sbarcare a Lampedusa. Nell’estate del 2011 il lago si era già tenuto Stefano Antolini, 42enne di Cantù, buttatosi dal gommone per salvare un amico e mai più riemerso né trovato. Daniele De Salvo