Tragico incidente contro un muro a Erba: mamma perde la vita a 27 anni

La vittima, Clara Trezzi, colta forse da malore o colpo di sonno

Incidente a Erba, morta Clara Trezzi (Cusa)

Incidente a Erba, morta Clara Trezzi (Cusa)

Erba, 12 settembre 2017 - In ospedale, nel cuore della notte, è arrivata in condizioni drammatiche, Clara Trezzi, 27 anni di Orsenigo, mamma di una bimba di cinque anni, è morta poco dopo, rendendo vano ogni tentativo dei medici del pronto soccorso di tenerla in vita. Poco prima con la sua auto, una Alfa Romeo Mito, era andata a schiantarsi contro il muro di una recinzione, distruggendo la parte anteriore del veicolo. L’incidente è avvenuto alla 1.30 della notte tra domenica e lunedì in via Como all’altezza del civico 42, località Buccinigo.

Per estrarla dalle lamiera dell’abitacolo, in cui era rimasta imprigionata, sono intervenuti i vigili del fuoco assieme ai soccorritori del 118: poco più di mezz’ora dopo, al termine di alcuni tentativi di rianimarla, la giovane donna è stata portata in pronto soccorso al Fatebenefratelli di Erba, in condizioni gravissime, che lasciavano poco margine di speranza. Cosa abbia causato l’incidente è ancora da accertare. È sicuro che la conducente ha fatto tutto da sola, perdendo il controllo dell’auto e finendo violentemente prima sul marciapiede, e poi contro quel muretto che regge una recinzione in ferro. Il cofano dell’auto si è completamente divelto, la zona del motore accartocciata, arrivando a piegare parzialmente le fiancate, dove le portiere sono rimaste incastrate. L’impatto per lei, bloccata al posto di guida, è stato fortissimo.

Oltre alla possibilità che sia scivolata sul fondo stradale reso sdrucciolevole dalle piogge, è non è da escludere che possa aver avuto un colpo di sonno, così come un malore. Attimi di perdita di controllo, sufficienti a far sbandare l’Alfa, che si è schiantata contro il primo ostacolo. Per arrivare a chiarire anche questi aspetti, la Procura di Como disporrà una serie di accertamenti, a integrazione dei rilievi svolti nell’immediatezza dai carabinieri della Compagnia di Como. Già dall’autopsia, atto dovuto in questi casi, potranno arrivare le prime risposte.