Carugo, incendio devasta capannoni: due attività distrutte

Pare che le fiamme siano di origine dolosa

Incendio a Carugo

Incendio a Carugo

Carugo, 24 giugno 2018 - La buona notizia, praticamente l’unica, è che dai rilievi dell’Arpa l’area tra Carugo, Inverigo e Brenna non è stata contaminata. Una conseguenza per nulla scontata visto l’incendio che la notte scorsa ha completamente distrutto un capannone al numero 183 di via Volta, nell’area industriale del paese, dove avevano sede i magazzini di due aziende: la MDS Impianti Srl, specializzata nell’istallazione e vendita di apparecchiature e linee telefoniche e la Suomy Motosport, leader nella produzione di caschi e accessori per moto.

Il rogo, con tutta probabilità doloso anche se le cause sono ancora in fase di accertamento, è scoppiato attorno alle 23 e 30 e in pochi minuti una densa nube di fumo si è levata oscurando il cielo in tutta la Valsorda. Il custode del capannone, di proprietà di Franco Sormani, ha spiegato di aver sentito dei rumori e scorto del fumo uscire dal fondo del capannone, nella parte di competenza della MDS Impianti, quando venti minuti dopo sul posto sono arrivate le prime squadre dei vigili del fuoco da Erba e da Cantù c’era l’inferno. Il capannone lungo oltre un centinaio di metri era completamente avvolto dalle fiamme, con lingue di fuoco alte decine di metri. Nel giro di mezzora nella zona industriale sono arrivate quindici squadre, dal comando di Como e dai comandi vicini delle province di Lecco e di Milano. Impegnate cinque autopompe, sei autobotti, un’autoscala, un carro schiuma, un carro aria per un totale di 45 uomini.

L’intera zona è stata chiusa al traffico dai carabinieri di Cantù mentre i mezzi della protezione civile muniti di altoparlanti hanno avvisato nel cuore della notte gli abitanti dei paesi vicini. C’è voluta buona parte della notte per spegnere il rogo. Le strutture portanti praticamente sono collassate su loro stesse a causa del grande calore. Ancora difficile fare una stima dei danni, nell’ordine di alcuni milioni di euro visto che le fiamme hanno devastato una superficie di 3.500 metri quadri, ma il vero costo è rappresentato dal materiale e i macchinari che si trovavano all’interno del capannone. La MDS Impianti, che conta oltre 130 dipendenti, aveva all’interno una parte consistente della sua produzione, mentre Suomy utilizzava la struttura come magazzino e nel rogo avrebbe perso almeno diecimila caschi pronti alla vendita.