Il “Tele“ ora vuole raddoppiare

Como, il gruppo Acsm-Agam punta a incrementare fortemente le case collegate all’impianto di riscaldamento

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di Roberto Canali

Mentre in città c’è addirittura chi si candida con una lista "contro l’inceneritore", il gruppo Acsm-Agam ha presentato un progetto per investire, da qui ai prossimi 5 anni, 44 milioni di euro con l’obiettivo di far crescere la rete del teleriscaldamento e raddoppiare, se possibile, il numero dei condomini attualmente collegati portandoli a trecento.

"Un investimento di 44 milioni di euro a beneficio del territorio di Como, all’insegna dell’energia pulita e sicura, del risparmio e della tutela dell’ambiente – spiega il presidente Marco Canzi -. L’attuale concessione, affidata alla società Comocalor, è scaduta nel 2020 e il Gruppo, attraverso Varese Risorse, si candida a gestire il teleriscaldamento in città con un importante programma di investimenti, all’insegna della sostenibilità ambientale". Il progetto che dovrà essere sottoposto all’approvazione della futura amministrazione di Como prevede la riqualificazione e ampliamento della rete esistente attraverso due interventi integrati: l’installazione di una nuova centrale nel depuratore di viale Innocenzo XI con realizzazione di una nuova rete al servizio delle aree del centro città e l’ammodernamento dell’intero sistema. In questo modo la rete passerà da 16 a 31 chilometri e il sistema sarà in grado di produrre 80mila megawattora l’anno fornendo riscaldamento e acqua calda sanitaria a circa 23mila persone.

"Generare valore per il territorio è lo scopo del nostro gruppo, con un ruolo propositivo nel percorso di transizione energetica. Lo sviluppo della rete e del servizio del teleriscaldamento rappresenta un’opportunità di crescita sostenibile per la comunità comasca". La rete del teleriscaldamento oggi serve i quartieri di Camerlata, Rebbio, Albate, Muggiò fino a Como Sole, con l’ampliamento si raggiungerebbe anche l’area attorno alla città murata.

"Il sistema completo permetterà di ridurre i consumi energetici del 38,7% e diminuire l’emissione di C02 del 32,5%, una quantità che equivale a piantare circa 9.200 alberi – riassume l’amministratore delegato Paolo Soldani -. La maggior parte degli investimenti del nostro Piano Industriale è riservata alle iniziative di sostenibilità. Il progetto per Como è frutto di un’attenta analisi dei benefici in termini di valorizzazione delle risorse e difesa dell’ambiente". L’ampliamento, ancora da approvare, è assolutamente indipendente dall’autorizzazione di una terza linea per lo smaltimento dei fanghi da depurazione all’inceneritore a “La Guzza“.