Il postino morto "È inaccettabile"

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"Basta vittime sul lavoro, anche in Poste ci dobbiamo fare carico di eliminare gli infortuni e le tragedie". Lo affermano il segretario della Slc-Cgil della Lombardia Francesco Sole, Maria Adobati della Slc di Bergamo e Angelo Chiari, responsabile sicurezza della Cgil di Bergamo, dopo la tragica fine del 21enne Francesco Rossi, di Brusaporto, morto nell’incidente avvenuto venerdì nel tardo pomeriggio mentre svolgeva il proprio lavoro di portalettere tra i comuni di Brusaporto e Albano Sant’Alessandro.

Il giovane aveva iniziato il 1° marzo.

"L’ennesima giovane vittima sul lavoro – sottolineano i sindacati – non può e non ci deve lasciare indifferenti. Spesso in un’azienda come Poste Italiane i precari, e non solo, sono sistematicamente sotto pressione e sempre sul limite del rispetto delle regole, pur di assicurare tempi e quantità nella consegna della corrispondenza". Francesco Rossi lascia nel dolore mamma, papà (consigliere comunale a Brusaporto) e tre fratelli.

F.D.