È partito in zona Cesarini, ma rischia già di finire fuori gioco il Natale a Como, finito sotto il tiro incrociato delle opposizioni per i troppi ritardi e la mancanza del Piano della sicurezza, evidenziata anche dal prefetto di Como, Andrea Polichetti.
Il risultato è che ieri hanno aperto solo la pista del pattinaggio e il mercatino di piazza Cavour, ma anche quello a mezzo servizio visto che molte delle casette erano ancora in fase di allestimento. È andata anche peggio in via Corridoni dove il cantiere sembra ancora più indietro mentre delle tre casette che si sarebbero dovute montare in piazza Grimoldi, destinandole a rotazione alle associazioni di volontariato per la promozione delle attività, non c’era traccia.
"Il sindaco Rapinese è in evidente stato di confusione – hanno avuto buon gioco nelle polemiche Pd e Svolta Civica -. Gli eventi di Natale avrebbero dovuto iniziare da oggi e il quadro appare incompiuto e trasandato. Il cambiamento annunciato rispetto alla collaudata esperienza nella gestione dell’evento non ha raggiunto i dichiarati obiettivi di maggior concorrenza. Il nuovo progetto, confuso nei contenuti, si sta rivelando modesto". A preoccupare è cosa accadrà nei prossimi giorni, visto che senza l’ok della Prefettura, che per ora ha fornito un permesso provvisorio, la manifestazione si dovrà fermare. "Il sindaco anziché proporre soluzioni ha risolto il problema invitando i cittadini ad usare i piedi salvo poi riversare tutta la responsabilità su dirigenti e prefettura. Ora scopriamo che l’amministrazione è in ritardo con il piano viabilistico straordinario per le feste natalizie e il piano di sicurezza. Scopriamo che questi sono stati esposti solo verbalmente in presenza del prefetto e al resto del Comitato per l’ordine e la sicurezza. Ci chiediamo se il Comune ha effettuato le certificazioni tecniche e se il personale di sicurezza è stato previsto".
Roberto Canali