Il mondo del canottaggio dà l’addio a Mondelli

Duemila amici, i vertici del Coni con Malagò, Abbagnale per la federazione si sono ritrovati a Cernobbio per salutarlo: "Filippo non è stato sconfitto"

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di Roberto Canali

Da ieri in cielo c’è un nuovo angelo con i calli sulle mani, salito fin lassù non con un battito d’ali ma con un colpo di remi. "Filippo non è stato sconfitto dalla malattia, ha vinto solo che stavolta nella sua barca a vogare con lui c’era Gesù – ha commosso tutti don Giovanni Quadranti ricordando il campione del mondo del mondo di canottaggio morto a neppure 27 anni di età per un osteosarcoma che gli era stato diagnosticato un anno fa – L’ho incontrato pochi giorni fa, abbiamo seguito insieme la gara di Elisa (la sorella di Filippo, anche lei Azzurra di canottaggio ndr.).

Pur trovandolo affaticato e sofferente, ha seguito le gare indicandomi i nomi degli atleti presenti. Ha indovinato anche chi avrebbe vinto. Ecco la sua vita mi pare di poter dire, è stata e rimane una gara. Era lottatore, guerriero. Filippo aveva capito ma non si è pianto addosso o rassegnato. Ha lottato, con la sua vita e il suo impegno agonistico. Filippo non ha perso. Era cosciente che la vita è un filo a cui siamo legati. Adesso è lassù in Paradiso e quando ci incontreremo di nuovo lo riabbraccerò per dirgli che da vero campione è arrivato primo anche lì".

C’erano oltre duemila persone ieri pomeriggio a dare l’estremo saluto a Filippo Mondelli, con i funerali che si sono svolti sulla riva di fronte all’azzurro del suo lago che ieri si confondeva con il cielo. Insieme a mamma Monica, papà Giudo e la sorella Elisa c’erano le massime cariche dello sport italiano: la sottosegretaria Valentina Vezzali, il presidente del CONI Giovanni Malagó, il segretario generale Carlo Mornati, la presidente della commissione Atleti Raffaella Masciadri. Presente per la Federazione Italiana Canottaggio il Presidente Giuseppe Abbagnale con parte del consiglio e il segretario Maurizio Leone. I campioni olimpionici Giuseppe Moioli e Ivo Stefanoni, tutti gli atleti della Canottieri Moltrasio, con in testa il presidente Alessandro Donegana e l’allenatore Alberto Tabacco, le Fiamme Gialle con i Generali di Brigata Flavio Aniello e Vincenzo Parrinello, oltre al Comandante del Nucleo Atleti di Sabaudia, Capitano Danilo Cassoni.

A portare il feretro, proprio i compagni di Pippo Mondelli in gialloverde: gli amici del quadruplo Giacomo Gentili, Luca Rambaldi e Andrea Panizza, e Romano Battisti, Domenico Montrone, Emanuele Fiume, Niccoló Pagani e Alessandro Bonamoneta.