REDAZIONE COMO

Il fantasma della Carrera rubata spunta dopo 20 anni e porta guai

Tre anni per riciclaggio ad Antonio Pisoni. Il coimputato Oliverio. ne patteggia quattro

La Porsche, la cui pratica di immatricolazione era finita negli uffici della Motorizzazione di Como tra marzo e aprile 2015, era stata rubata. A Milano, per la precisione, a settembre 1995, regolarmente denunciata dal suo proprietario al Commissariato Sempione: ma quell’auto, una Porsche 911 Carrera 4, non era mai più ricomparsa. Vent’anni di oblio, fino a materializzarsi all’interno di una pratica che ora è costata una condanna a 3 anni per riciclaggio, con rito abbreviato, per l’ex direttore della Motorizzazione di Como, Antonio Pisoni, 63 anni, di Olgiate Olona.

Ultima di una serie di condanne scaturite dalla grossa indagine svolta dalla Polizia stradale di Como a partire dal 2017, che ha portato alla luce una quantità di illeciti, assieme a questa transazione. Il suo coimputato, Giuseppe Oliverio, 60 anni di Beregazzo con Figliaro, attualmente detenuto a Opera, ha invece patteggiato 4 mesi in continuazione con le precedenti condanne dell’operazione Crociata per traffico di droga, e dell’estorsione ai familiari del collaboratore di giustizia Luciano Nocera. I due imputati sono comparsi davanti al Gup di Como Francesco Angiolini: il primo, difeso dall’avvocato Gianpiero Maccapani, ha sostenuto di non aver fatto nulla di contrario alla procedura; il secondo, con l’avvocato Jacopo Cappetta, ha invece definito l’applicazione della pena.

L’auto sarebbe stata ricevuta da Oliverio già “ripulita“, vale a dire con il telaio ripunzonato e una documentazione estera falsa, con apparente provenienza dalla Bulgaria, ma priva della vidimazione della Motorizzazione di provenienza, documento fondamentale per consentire l’immatricolazione in Italia. Pisoni avrebbe acquisito il fascicolo originariamente assegnato a un altro funzionario, mandando avanti la pratica e assegnando un targa regolare al veicolo.

Paola Pioppi