Investì pensionato a Guanzate, indagini chiuse: omicidio stradale e omissione di soccorso

Le accuse formulate nei confronti della donna che travolse Mario Papaluca nell’incidente del 10 gennaio scorso

L'incidente avvenne il 10 gennaio

L'incidente avvenne il 10 gennaio

Guanzate (Como), 30 luglio 2019 - Mario Papaluca, pensionato di 67 anni di Guanzate, la mattina del 10 gennaio scorso fu investito da un’auto che stava facendo retromarcia, nel parcheggio di via Somaini, a Guanzate. Morì poco dopo, all’ospedale Sant’Anna, dove i medici cercarono invano di stabilizzarlo e di intervenire sulle gravi ferite che quell’auto gli aveva causato.

Ma il conducente non si era fermato, e per arrivare a identificarlo, i carabinieri impiegarono cinque giorni. Giacoma Longobardi, cinquantenne di Guanzate, ha ora ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini: il sostituto procuratore di Como Simone Pizzotti l’accusa di omicidio stradale e omissione di soccorso. L’incidente avvenne alle 10.30 del mattino: Papaluca aveva lasciato la sua auto in sosta in fondo al parcheggio, avviandosi a piedi verso la strada, a poca distanza dal Comune. Inciampò, cadendo a terra alle spalle dell’auto in manovra, come lui stesso fece poi in tempo a dire ai soccorritori, aggiungendo anche che si trattava forse di una Punto grigia. Poi perse conoscenza, e la sua situazione precipitò. Nel frattempo i carabinieri di Appiano Gentile e del Nucleo operativo di Cantù avevano avviato le indagini per riuscire a rintracciare quell’auto, risultata poi essere una Fiat Punto Grande di colore grigio, di proprietà della Longobardi. Quella mattina, all’interno del parcheggio non c’erano testimoni che avessero assistito all’investimento mortale.

Partendo dai pochi dettagli forniti dalla vittima, i carabinieri analizzarono i sistemi di videosorveglianza presenti a Guanzate sulle vie limitrofe rispetto al luogo dell’incidente, selezionarono i passaggi di auto compatibili con quella descritta dal pensionato, fino a isolare quella Punto che era entrata a Guanzate quella mattina, senza però uscire nelle ore successive. Auto che tuttavia non presentava alcun segno o danneggiamento conseguente l’incidente. La stessa cinquantenne, al momento della perquisizione, aveva ammesso di aver visto il pensionato alle sue spalle mentre faceva manovra, senza però immaginare di averlo schiacciato. In questi mesi, la Procura ha disposto una consulenza cinematica per ricostruire la dinamica dell’incidente, e capire se effettivamente fosse impossibile, per la conducente, non accorgersi dell’urto.