Zelbio, la Grotta Tacchi è la palestra degli speleologi del Soccorso Alpino / FOTO

Nel fine settimana una ventina di persone si sono allenate nel soccorso e nel recupero di persone ferite nei cunicoli

Le operazioni di recupero in grotta

Le operazioni di recupero in grotta

 E' stata scelta la Grotta Tacchi di Zelbio, in provincia di Como, come "palestra" per l'esercitazione al recupero di persone rimaste ferite nel corso di missioni speleo dalla IX Delegazione speleologica lombarda del Cnsas (Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico). L'esercitazione si è svolta in paese e a Portiera, frazione di San Giovanni Bianco in provincia di Bergamo, sei tecnici di soccorso speleologico e sei istruttori regionali, in presenza di quattro istruttori nazionali, provenienti da fuori regione, si sono esercitati nel recupero dei feriti e nel loro trasporto su pareti verticali. Il corso è stato organizzato dalla Scuola tecnica regionale "Andrea Parenti" e dalla Scuola nazionale.

Durante la prima giornata si è svolta nella Grotta Tacchi sono state messe a punto le manovre di trasporto di una barella con sicura e recuperi definiti in gergo “a uomo”, una tecnica che permette un recupero più rapido della barella, quando ci sono le condizioni adeguate per applicarla. La seconda giornata invece si è tenuta all’aperto, sulle pareti di Portiera, frazione di San Giovanni Bianco (BG), in Val Brembana. È stata scelta una parete con un fronte di circa 40 metri e un’altezza di circa 50 metri, su cui sono state appunto testate tecniche di recupero sulle grandi verticali “a ripresa di ancoraggi”, che di solito vengono applicate su spazi di una certa ampiezza. Due temi complementari, in contesti differenti.

In Lombardia, la formazione continua è sempre fatta in modo sistematico e momenti di aggiornamento come questo sono molto importanti, perché servono per tenere tecnici e istruttori continuamente informati sulle evoluzioni di tecniche e materiali che la Scuola nazionale sperimenta e codifica. Il soccorso speleologico italiano del Cnsas è certamente un punto di riferimento internazionale per chi opera soccorso in grotta, perché da decenni sperimenta di continuo modelli e strumenti all’avanguardia, coordinati da una struttura di formazione e aggiornamento.