Grandate, diserbante dai rubinetti: cosa sta succedendo?

Legambiente Como ha chiesto all’Arpa e ad Ast una compagna straordinaria di compionamenti

Propazina dai rubinetti

Propazina dai rubinetti

Grandate (Como), 3 settembre 2019 - Due indizi forse non sono abbastanza per fare una prova, ma quando di mezzo c’è la salute pubblica è meglio non andare troppo per il sottile così Legambiente Como ha chiesto all’Arpa e ad Ast una compagna straordinaria di compionamenti per verificare la presenza di diserbanti e pesticidi nei pozzi della provincia. Una richiesta legittima secondo gli ambientalisti dopo gli allarmi per la presenza di propazina a Colverde prima e Grandate poi, dove l’inquinamento del pozzo è ancora in corso e agli abitati è proibito l’utilizzo dell’acqua perché anche bollirla sarebbe inutile visto che la concentrazione di sostanza tossica è 20 volte oltre i limiti di legge. «A Colverde l’emergenza è stata dichiarata superata dopo alcuni giorni a seguito di nuove analisi, ma non risulta siano state spiegate le possibili cause dell’evento, che quindi potrebbe ripresentarsi – spiega Enzo Tiso, portavoce degli ambientalisti - La propazina è un diserbante selettivo usato in agricoltura contro le graminacee e probabilmente anche come erbicida per altri scopi e in letteratura è citato, come altre triazine, come possibile inquinante delle acque sotterranee. Si tratta di una sostanza molto tossica per gli organismi acquatici e sospettata di provocare il cancro, ovviamente per esposizione a dosi significative per tempi prolungati».

A preoccupare gli ambientalisti è il fatto che se i disserbanti hanno raggiunto la falda in questi due Comuni, il caso potrebbe non essere isolato. «Sembra di capire che entrambi i casi siano emersi a seguito di campionamenti a cura dell’ente gestore degli acquedotti e non dal monitoraggio ufficiale di Ats lungo la rete o di Arpa nella falda sotterranea. Si tratterebbe quindi di riscontri occasionali, non rientrando la ricerca dei pesticidi nei controlli periodici di breve frequenza eseguiti abitualmente dai gestori degli acquedotti. Chiediamo venga eseguita una campagna straordinaria di campionamento ed analisi per la ricerca di diserbanti ed altri pesticidi in tutti i pozzi della provincia. La ricerca si rende necessaria anche sulla base dei rapporti di Ispra degli ultimi anni che mostrano la presenza di pesticidi tossici nelle acque superficiali dei torrenti Cosia e Breggia».